Zingaretti e il bis di Raggi minaccia per i romani (come quello di Conte?)

Ma quindi il discorso è chiuso? Manco pe' gnente, direbbero a Roma. Se non altro perché ce lo insegna la storia

A quanto pare Nicola Zingaretti chiude la porta a Virginia Raggi. Il Messaggero riporta oggi una voce dal sen fuggita del segretario del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio in cui si definisce la sindaca di Roma una minaccia per i romani e si chiude quindi al suo bis per il Campidoglio:



«La ricandidatura di Virginia Raggi? Per i romani questa non è una notizia, ma una minaccia». Così Nicola Zingaretti chiude seccamente la porta a qualsiasi tipo di alleanza o sostegno alla grillina in vista delle prossime elezioni nella Capitale. Ieri leggendo sulle agenzie di stampa l’ennesima dichiarazione (allusiva) della sindaca su un bis in Campidoglio, il segretario del Pd non si è trattenuto. E ai suoi collaboratori ha affidato questa battuta che non lascia spazio a interpretazioni.

Un modo, una volta per tutte, per sgomberare il campo dalle illazioni che girano sul leader del Nazareno e presidente della giunta del Lazio. In molti – in virtù del governo giallorosso e dei buoni rapporti in Regione coni grillini – lo accusano di voler puntare a un patto di desistenza con Raggi: «Ma per favore, non esiste», spiegano dal Pd. «Avremo il nostro candidato per rilanciare Roma dopo anni fallimentari», è il ragionamento dei vertici dem.



Ma quindi il discorso è chiuso? Manco pe’ gnente, direbbero a Roma. Se non altro perché ce lo insegna la storia: l’estate scorsa, dopo la crisi del Papeete, Giuseppe Conte pronunciò un discorso aggressivo contro Salvini in Senato mentre si preparava l’alleanza tra Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle in vista del nuovo governo. Nell’occasione, subito dopo lo stesso Zingaretti fece uscire una dichiarazione in cui sosteneva che per un nuovo esecutivo ci voleva assolutamente discontinuità rispetto a quello precedente a partire dal presidente del Consiglio. Come è finita la storia lo sappiamo tutti.



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