I medici non vogliono che i vaccini siano somministrati dai farmacisti

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"Deve essere somministrato, così come prevedono le agenzie regolatorie, sempre in presenza di un medico"

Nel decreto sostegni è stata inserita una norma volta ad accelerare la campagna di immunizzazione in tutta Italia: le vaccinazioni in farmacia. Come già annunciato nei giorni scorsi, la prima sperimentazione partirà dalla Liguria lunedì 29 marzo, poi si proseguirà nel resto del Paese. Ovviamente, per il momento, l’unico prodotto utilizzabile (viste le sue modalità di conservazione “più agili”) sarà Astrazeneca. Poi, dalla seconda metà di aprile (la data dovrebbe essere quella del 20) si potrà procedere – come già annunciato dalla Regione Lazio – procedere anche con Janssen, il prodotto anti-Covid di Johnson & Johnson.



Vaccinazioni in farmacia: arriva l’altolà dell’ordine dei medici

La Federazione degli ordini dei medici, però, non è d’accordo con la mossa del governo Draghi. Come riporta il quotidiano La Stampa, il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, evidenzia alcune indicazioni che sarebbero state sottovalutate nella stesura delle norma, partendo della regolamentazione che accompagna ogni singolo prodotto in commercio (e in distribuzione) in Italia: “Il vaccino è un farmaco e deve essere somministrato, così come prevedono le agenzie regolatorie, sempre in presenza di un medico. È il solo che possa raccogliere il consenso informato, valutare lo stato di salute del paziente e gestire in maniera pronta eventuali effetti collaterali”.

Il corso da seguire

Problemi, dunque, per le vaccinazioni in farmacia. L’ordine dei medici ha messo in evidenza una lacuna che – però – dovrebbe essere colmata da quanto previsto dalla norma scritta all’interno del decreto sostegni: prima di entrare a far parte dei siti in cui somministrare il vaccino anti-Covid, il personale dovrà seguire un corso ad hoc (gestito da esperti, quindi medici) in cui saranno spiegate le dinamiche e i comportamenti da tenere nella fase precedente e successiva all’inoculazione del vaccino anti-Covid. Solo dopo aver seguito questo corso, la farmacia riceverà l’abilitazione all’inoculazione dei vaccini attraverso il personale che vi lavora.



(foto: ipp/clemente marmorino)