Tiziano Renzi, il padre di Matteo, ha scritto un post su Facebook oggi pomeriggio per chiedere di non essere accostato ad Antonio Di Maio, il padre del ministro Luigi, che è finito nei guai dopo che ieri un ex dipendente, Salvatore Pizzo, lo ha accusato alle Iene di averlo fatto lavorare in nero per due anni e di avergli consigliato di coprirlo dopo un infortunio.
Chiedo cortesemente di non essere accostato a personaggi come il signor Antonio Di Maio. Io non ho mai avuto incidenti sul lavoro in azienda e se si fossero verificati mi sarei preoccupato di curare il ferito nel miglior ospedale, non di nascondere il problema. Non ho capannoni abusivi, non ho dipendenti in nero, non dichiaro 88€ di tasse. Aggiungo che sono agli antipodi dall’esperienza politica missina.
Ho preso l’impegno di vendere l’azienda e lasciare le mie attività: siamo in fase di verifica dell’interesse da parte di potenziali acquirenti e l’ultima cosa che voglio è vedere il mio nome accostato a personaggi che non conosco ma che da quel che vedo hanno un’idea di lavoro diametralmente opposta alla mia. E se avessi fatto io ciò che ha fatto il signor Di Maio, i Cinque Stelle avrebbero già chiesto sui social la reintroduzione della pena di morte.