”112 Where Are U” si può scaricare sui cellulari Android e iOS. L’app permette di chiamare le Centrali Uniche di Risposta del Nue 112 richiedendo aiuto a carabinieri, polizia, Vigili del fuoco e dei soccorsi sanitari. L’app scambia informazioni con la centrale operativa che riceve istantaneamente una posizione della persona in pericolo anche se non c’è Rete. E dopo la morte di Simon Gautier, che ha sollevato il velo sulla mancata geolocalizzazione e sui ritardi dell’Italia nell’applicare la direttiva europea che la rende automatica, i download sono arrivati a 30mila. Racconta oggi Il Fatto Quotidiano:
Il servizio, gestito dall’Areu, l’azienda regionale di emergenza-urgenza, consente lo scambio di informazioni con la centrale operativa che riceve istantaneamente una posizione puntuale della persona in pericolo. Tanto che negli ultimi 2 giorni sono aumentati in modo esponenziale i download dell’app. “A fronte di una media giornaliera che oscilla tra i 600 e gli 800 download(in agosto la media è in genere più bassa del resto dell’anno) –spiega l’Areu – nei giorni 18, 19 e 20 agosto i d o wn l o a d sono stati rispettivamente 1.511, 12.080 e 18.966 e il trend è continuando così anche per la giornata di ieri. A alle 9 già erano stati registrati 1.617 download”.
Al momento, tuttavia, è possibile usare l’app solo in Lombardia, Liguria, Friuli Venezia Giulia, provincia di Roma, provincia di Trento, Bolzano, Agrigento, Catania, Caltagirone, Enna, Messina, Siracusa e Ragusa. Il meccanismo del soccorso è chiaro: al momento della chiamata, l’app determina la posizione sfruttando il Gps e la connessione dati. In questo modo, riesce a comunicare al sistema informativo della Centrale Unica di Risposta una precisa localizzazione. L’invio delle coordinate avviene o tramite rete dati, se la connessione lo permette, o tramite Sms che non ha bisogno di Internet per inviare i messaggini.
Proprio quello che è mancato a Simon Gautier.
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