Mentre Salvini fa selfie senza mascherina nella zona rossa a Mondragone, Zaia chiede il TSO per COVID-19

Categorie: Opinioni

Da un lato Luca Zaia che invoca TSO e carcere per i cittadini che rifiutano le cure anti-COVID. Dall’altro Matteo Salvini che, incurante delle regole, solca piazze e spiagge (non pienissime, come ieri a Terracina) tra selfie e strette di mano. Rigorosamente senza mascherina. Anche Gabriele Martini su La Stampa oggi nota la simpatica schizofrenia del Carroccio sul Coronavirus SARS-COV-2, dopo la richiesta di linea dura da parte del presidente della Regione Veneto fa risultare la situazione in Italia sempre più disperata ma non seria.



In mezzo c’è l’elettore leghista, disorientato dai messaggi contrastanti dei suoi leader di riferimento. Va detto che non è una novità. Tra fughe in avanti e dietrofront repentini, il balletto va avanti  a marzo: «E’ poco più di una banale influenza», «anzi no, rischiamo migliaia di morti», «bisogna far ripartire l’Italia», «richiudete tutto». L’impressione è che nell’emergenza Covid la Lega stia perdendo in un colpo solo sia la bussola che i consensi.



Il problema però è che se Salvini sragiona, anche Zaia non ci sente tanto bene. Da Il Veneto che vogliamo ecco un piccolo reminder sulle tante, tantissime, pure troppe parole del governatore del Veneto in questi mesi. E il bello è che sono state dette tutte davvero:



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