Come il reddito di cittadinanza sfavorisce le famiglie bisognose del Nord

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Lo squilibrio territoriale tra Settentrione e Meridione: solo il 50% delle famiglie in povertà assoluta assistite

Un’infografica pubblicata oggi da La Stampa su dati dell’ISTAT mostra come la percentuale di famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza risieda in gran parte al sud dell’Italia e questo crea una squilibrio forte in termini di assistenza tra Settentrione e Meridione:



L’Istat ha prodotto una simulazione sulla base dei suoi dati. In un’Italia geograficamente tripartita è evidente da che parte penderà l’ago della bilancia. Se l’85% degli aventi diritto dovesse fare domanda, oltre la metà delle famiglie che percepiranno il reddito sarà nel Mezzogiorno, solo una su quattro al Nord e ancora meno (17%) al Centro.

Il Mezzogiorno prenderebbe 300 euro di media in più rispetto al Nord. Nel Meridione verrebbe aiutata quasi una famiglia su dieci e la quasi totalità di quelle che nel 2017 l’Istat considerava in povertà assoluta (87,38%). Più penalizzate le altre due aree geografiche. Nel Settentrione ci fermiamo alla metà delle famiglie povere.



Reddito di cittadinanza: i beneficiari su base regionale (La Stampa, 8 febbraio 2019)

Insieme al problema dell’assistenza minore alle famiglie più numerose, l’altro grande “buco” del reddito di cittadinanza è quello geografico: le famiglie aiutate sul totale di quelle in povertà assoluta al Nord sono il 50%, al Sud sono l’87%. E anche i soldi del sussidio risentono della divisione territoriale: 4837 euro totali al Nord, 5175 euro in totale al Sud.

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