Perché la Russia considera M5S e Lega migliori amici

Categorie: Fact checking, Politica

La storia, raccontata oggi da Claudio Gatti su Repubblica, parte da un messaggio di posta elettronica rinvenuto dal team investigativo del Dossier Center. Si parla dei partiti da aiutare. Tra questi Lega e M5S

Un messaggio di posta elettronica rinvenuto dal team investigativo del Dossier Center, organizzazione creata e finanziata da Mikhail Khodorkovskij, l’ex proprietario della società petrolifera russa Yukos divenuto dissidente, oggi in esilio a Londra, prova l’esistenza di un piano russo per sostenere partiti politici occidentali. Per l’Italia cita due partiti: MoVimento 5 Stelle e Lega.



Perché la Russia considera M5S e Lega migliori amici

La storia, raccontata oggi da Claudio Gatti su Repubblica, parte da un messaggio di posta elettronica rinvenuto dal team investigativo del Dossier Center, organizzazione creata e finanziata da Mikhail Khodorkovskij, l’ex proprietario della società petrolifera russa Yukos divenuto dissidente, oggi in esilio a Londra. Il Dossier Center lo ha condiviso con Repubblica, la Bbc, la rete televisiva tedesca Zdf e il settimanale Der Spiegel, e insieme si è proceduto alla sua autenticazione.



L’email è stata inviata il 3 aprile 2017 da Pjotr Grigorievich Premjak, un ex politico e funzionario dell’intelligence russa oggi assistente di Viktor Shreyder, deputato di Russia Unita, il partito di Putin. Il destinatario viene chiamato “Serghej Aleksandrovich”, ed è identificabile con Serghej Aleksandrovich Sokolov, che nel sito del Cremlino viene indicato come responsabile del Dipartimento di politica estera della Presidenza.

Il documento elenca cinque “attività”:



1. Organizzazione di conferenze o forme di protesta in Paesi dell’Ue volte a screditare eventi o persone che si oppongono alla politica estera della Federazione russa. Organizzazione di manifestazioni a favore dell’abolizione delle sanzioni, a sostegno della Crimea e in generale della politica estera della Federazione russa (anche sul fronte siriano).

2. Organizzazione di visite di politici europei, personalità pubbliche e uomini d’affari in Russia.

3. Promozione nei parlamenti nazionali e regionali dei Paesi dell’Ue di misure contrarie alle sanzioni anti-russe, favorevoli al riconoscimento dell’annessione della Crimea.

4. Pubblicazione nei media di Paesi Ue, Usa e Turchia di materiali che supportino gli interessi nazionali della Federazione Russa.

5. Sviluppo e gestione di piattaforme di social media per la promozione dei messaggi necessari.

Nella quinta pagina, il documento include una lista di partiti europei con i quali costruire una “rete informale”. Per ogni singolo Paese sono elencati uno o più partiti. Per la Francia c’è solo quello di Marine Le Pen. Per la Germania ce ne sono tre, tutti di estrema destra: l’Alternative für Deutschland (Afd), il Partito Nazional-democratico (Npd) e i Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente (Pegida). Per l’Italia due: la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle.

Leggi anche: Il regalo del governo del Cambiamento agli italiani: il debito di Roma