Secondo gli attivisti di InformNapalm, un collettivo di volontari internazionali che fa indagini utilizzando soprattutto fonti aperte, sarebbe Omurbekov Asanbekovich il comandante delle truppe russe a Bucha, responsabile quindi del massacro di civili perpetrato in città e scoperto ieri dall’esercito ucraino che ha liberato il piccolo centro nella periferia Nord-Ovest di Kyiv. È a capo dell’unità militare 51460, 64a brigata di artiglieria motorizzata. Sui canali social di InformNapalm sono stati riportati anche i recapiti privati dell’ufficiale russo: la sua abitazione ad esempio viene indicata nel distretto orientale russo di Khabarovsk.
#Україна #УкраїнаПереможе #Ukraine
Волонтери InformNapalm знайшли дані командира в/ч 51460, 64-та окрема мотострілецька бригада, яка за попередніми даними скоїла воєнні злочини в м.#Буча, Київської області.підполковник Омуреков Азатбек Асанбековичhttps://t.co/GUzLmMwxBD pic.twitter.com/v8AQCCQJpr
— InformNapalm (@InformNapalm) April 3, 2022
Intanto sul sito della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina è stato pubblicato un documento di 87 pagine contenente una lista di oltre 1.600 soldati, con nomi, cognomi, facce e in alcuni casi indirizzi e recapiti telefonici. “Tutti criminali di guerra”, afferma Kyiv, sostenendo che si tratti dei giovani soldati inviati da Mosca proprio a Bucha, dove secondo i calcoli della procuratrice generale ucraina Irina Venediktova sono stati massacrati “almeno 410 civili”.
Russian unit 51460 (64th Motor Rifle Brigade) allegedly responsible for #Bucha #massacre https://t.co/VhViSNZ6So #osint #russia #ukraine pic.twitter.com/z1bSBusffc
— Niels Groeneveld (@nigroeneveld) April 3, 2022
Alcuni di questi sono stati trovati gettati per strada, mentre altri in fosse comuni oppure nascosti in stanze di seminterrati utilizzati prima per torturarli. “Siamo riusciti a trovare anche l’indirizzo di casa del boia russo“, hanno annunciato i volontari di InformNapalm. “Tutti i criminali di guerra saranno assicurati alla giustizia per i crimini commessi contro la popolazione civile ucraina”, fa sapere il ministero della Difesa ucraino.