È passato un anno dalla grande paura. Un anno dal giorno in cui, a causa del COVID, è stato ricoverato in terapia intensiva, lottando tra la vita e la morte. Giorni difficili, tra la paura e il dolore, che Gerry Scotti ha voluto ricordare anche per mandare un chiaro messaggio ai negazionisti della prima e dell’ultima ora. Il conduttore, infatti, si era contagiato nel novembre del 2020 e ieri è stato l’anniversario (che ora può vivere con felicità) di quel suo trasferimento d’urgenza a causa delle sue condizioni di salute.
“Un anno fa, l’8 novembre dello scorso anno, ero ricoverato in terapia intensiva – ha detto un emozionato Gerry Scotti alla presentazione del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ andata in scena ieri al Teatro alla Scala di Milano -. E non è una cosa facile da raccontare. E vorrei raccontarla a tutti coloro che lo negano, bastava venirmi a trovare”. Dieci giorni dopo quel ricovero in terapia intensiva, le sue condizioni sono migliorate, si è negativizzato ed è potuto tornare a casa. E per questo ha voluto ringraziare i medici e il personale sanitario che lo ha curato nelle strutture lombarde.
Un grazie gridato ad alta voce, riprendendo anche quella bella coreografia con cui i tifosi del Milan, poco prima del fischio d’inizio del derby contro l’Inter, hanno voluto rendere omaggio a tutti i medici in prima linea e ricordare tutti coloro i quali hanno lottato contro il COVID, ma non ce l’hanno fatta. E per questo ha chiesto a tutto il pubblico in platea di alzarsi in piedi: “Hanno fatto quel bellissimo omaggio a tutto il settore degli ospedali, dei medici e degli infermieri, vi chiedo di alzarvi in piedi e fare un solo grande applauso”.
(foto: da profilo Instagram)