Aveva deciso di rimanere in silenzio quando aveva fatto riferimento al “suo uomo” che lavorava per lui. Aveva lasciato cadere alcune dichiarazioni sul “riavvicinamento” – con tanto di 20 bottiglie di vodka in dono per il suo 86esimo compleanno – con Vladimir Putin e quelle lettere “dolcissime”. Ma quando è andato a raccontare quella che – a tutti gli effetti – è la narrazione utilizzata dalla Russia per scatenare la guerra contro l’Ucraina, ha deciso di rompere il silenzio. E così, dopo l’ultimo audio pubblicato nel tardo pomeriggio di mercoledì, Giorgia Meloni si è scagliata contro Silvio Berlusconi, minacciando la nascita di quel governo che lei stessa dovrebbe guidare.
La leader di Fratelli d’Italia ha voluto mettere in chiaro le posizioni del suo partito e di quella coalizione che ha guidato in campagna elettorale, fino alla vittoria. Lo ha fatto con un post social in cui è andata dritta al punto.
“Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un Governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del Governo, a costo di non fare il Governo.
L’Italia con noi al Governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la Nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale Governo. La prima regola di un Governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato”.
O tutti atlantisti, o niente governo. Non vuole ambiguità. Questo è quanto emerge dalla nota di Meloni contro Berlusconi. E questa mozione è vincolante: senza Forza Italia, infatti, il suo governo non avrebbe una maggioranza. Né alla Camera, né al Senato. E nel frattempo Antonio Tajani – il cui posto, certo fino all’altro ieri, alla Farnesina sembrava essere assicurato – oggi proverà a correre ai ripari: oggi andrà al summit del Partito Popolare Europeo per confermare la sua posizione e “quella di Forza Italia”. Ovvero l’appoggio incondizionato all’Ucraina.
(Foto/IPP/Gioia Botteghi)