Mariglianella, gli insulti e le minacce ai giornalisti lì per i Di Maio

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Quelli che si sono avvicinati al cancello delle proprietà Di Maio si sono trovati di fronte un signore che abita lì vicino e che si è qualificato come “appena uscito di galera” agitando un cric contro di loro

Vincenzo Iurillo, che ieri ha raccontato sul Fatto Quotidiano del lavoro nero di Luigi Di Maio alla pizzeria La Dalila, oggi fa sapere come hanno preso i cittadini di Mariglianella l’arrivo di tanti giornalisti per la storia del terreno dove ci sono due manufatti “fantasma” ieri sequestrati dai vigili:



Ieri invece tutti hanno notato la presenza dei giornalisti lungo la rotonda. Sono stati sottoposti a uno stillicidio di insulti – “ricottari ”,“pezzi di merda”,“fate solo figure di niente” – qualcun altro invece ha urlato “Di Maio è l’orgoglio della nostra nazione”. I giornalisti di Repubblica e del Roma che si sono avvicinati al cancello delle proprietà Di Maio si sono trovati di fronte un signore che abita lì vicino e che si è qualificato come “appena uscito di galera” agitando un cric contro di loro: “Ve lo spacco in testa”.



Benvenuti in questo piccolo paese del Nolano di quasi 8.000 abitanti dove l’azienda dei Di Maio ha qualche radice e dove governa un sindaco di Forza Italia, Felice Di Maiolo, in carica da otto anni, che con il vicepremier dice di non avere cattivi rapporti: “Qualche anno fa da vicepresidente della Camera venne a inaugurare una sede dei Cinque Stelle e io, per correttezza istituzionale, andai a salutarlo con cordialità”.

Sindaco, ma come avete fatto a non accorgervi di questi presunti abusi così vistosi e così vicini al municipio? “Non sono stati commessi durante il mio mandato. Io ho fatto demolizioni e acquisizioni al patrimonio pubblico di capannoni, alberghi, immobili anche grossi. E ogni mattina coi vigili faccio un giro del territorio”. E lì non c’è mai stato?“Il vialetto è piccolissimo, non adiacente la strada pubblica”.



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