La stretta dell’Austria contro i no vax sta dando ragione al governo di Vienna: da oggi, infatti, entra in vigore in tutto il Paese un “lockdown” selettivo soltanto per chi non si è vaccinato, e la nuova disposizione voluta dal Cancelliere federale, il conservatore Alexander Schallenberg, ha portato un aumento sensibile delle inoculazioni. In Tirolo, con 3.200 prime dosi, il numero è triplicato rispetto ai fine settimana precedenti, scrive la Tiroler Tageszeitung. L’esclusione dalla vita sociale di chi non si è ancora immunizzato sembra aver sortito gli effetti sperati, così come fu in Italia per l’introduzione del Green Pass obbligatorio sui luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda invece l’ipotesi di emulare nel nostro Paese il modello austriaco, che prevede l’impossibilita per chi non è immunizzato o guarito dal Covid negli ultimi sei mesi (la cosiddetta “regola 2G”) di accedere in tutti quei luoghi dove prima bastava anche un tampone negativo (“regola 3G”), come ristoranti, hotel e eventi sportivi, ieri è arrivata un’apertura anche da parte del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Non mi farebbe scandalo – ha detto intervistato da Tgcom – anche a tutela degli stessi non vaccinati. Del resto, una persona non vaccinata corre un rischio triplo o quadruplo, e mette a rischio anche chi si è sottoposto a vaccino”.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli, sostiene invece che la proposta adottata oltralpe e sia “non proponibile e non considerabile nel nostro Paese”. Oltretutto, la pressione sugli ospedali è lontana dalle soglie di riempimento (10% nelle terapie intensive, 15% nei reparti ordinari) che farebbero scattare nuove restrizioni per contenere il contagio. Lo conferma anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, che guardando alle vacanze invernali ha dichiarato: “Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure e sarà un Natale come gli altri prima del Covid. Sarà l’eventuale pressione sugli ospedali a far scattare le misure nei territori, in base al sistema dei colori”.