Da qualche tempo l’internet ha scoperto l’esistenza di Emilio Giannelli, perdibilissimo vignettista del Corriere della Sera finito ingiustamente nelle polemiche per una vignetta sui profughi invasori qualche tempo fa quando è da anni che ne fa di orribili. Da qualche giorno Giannelli ha poi dedicato la sua “arte” all’affluenza alle primarie del Partito Democratico e al godibilissimo (!) paragone con gli sbarchi. Quella di ieri poi arrivava a vette di grandissimo umorismo infilando sbarchi, scampagnate al mare degli italiani e l’affluenza flop alle primarie del PD.
Ovviamente è stato inutile, da parte della meritoria pagina facebook Capire Giannelli, spiegare il significato recondito delle opere del Vate: «Il Maestro villeggia a Castiglione della Pescaia già da venerdì pomeriggio, dove peraltro ha la televisione ma senza il televideo e senza il fax, e la mattina ha consegnato le vignette del weekend. Quella che vedete oggi non è una cinica considerazione sui migranti né una presa in giro sui vuoti gazebo delle primarie PD, ma in realtà è un preciso atto d’accusa contro il turismo mordi e fuggi che invade la sua Castiglione della Pescaia e le altre località turistiche, creando code, ingorghi e disservizi vari. Ed è proprio sull’episodio posto in mezzo che il Nostro riserva i maggiori dettagli, tra 128, vecchi Maggiolini e auto senza autisti». Anche perché c’era un precedente assai vistoso, quello del giorno prima:
E oggi? Oggi che l’affluenza ha invece fornito buoni risultati Giannelli ha virato sul sindacalismo. Peccato, ci sarebbe stato bene un disegno sui cinesi ai seggi.