José Carlos Alvarez: l’ex compagno di Casalino e il trading online sul petrolio

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José Carlos Alvarez, ex compagno di Rocco Casalino, ha raccontato oggi ad Arianna Di Cori di Repubblica come è andata dal suo punto di vista la storia della segnalazione all’antiriciclaggio illustrata qualche giorno fa da La Verità, che aveva ipotizzato anche il reato di insider trading per lui sostenendo che avrebbe potuto investire i suoi soldi in titoli come Autostrade e altri che potevano essere collegati all’attività di Rocco Casalino come portavoce di Giuseppe Conte:



«Per caso un giorno, all’inizio del lockdown, mi sono imbattuto nel trading online, cliccando su una pubblicità. Sono stato contattato da un broker che mi ha detto che era conveniente investire in petrolio perché il prezzo stava scendendo e presto sarebbe risalito. Ho investito inizialmente 2mila euro, per accaparrarmi i titoli di 5mila barili a 19 dollari a barile. Ma subito il prezzo è iniziato a scendere. Ma più perdevo, più il broker mi invitava a investire altro denaro: mille o 2 mila euro. “Così mantieni la tua posizione”, mi diceva. Poi il crack. Il petrolio è sceso sotto i 10 dollari. Ho telefonato al broker, chiedendogli di chiudere il mio conto sul sito di trading. Lui mi ha incalzato: “Se investi altri 2000 euro sposto la tua posizione sulle proiezioni del prossimo mese, il mercato è tornato a crescere”. Io, sicuro, me ne sono andato in palestra, ma poche ore dopo, quando sono tornato, ho scoperto che il petrolio aveva toccato lo zero. E io ero rovinato».

Casalino non ha avuto alcun ruolo in questo trading online?
«Nessuno. Se mi avesse aiutato non avrei certo perso tutto. Anzi, appena lo ha scoperto mi ha detto: “Meno male che hai investito in petrolio e non in titoli italiani, sarebbe stata una tragedia”».



In tutti questi mesi ha ricevuto una chiamata dalla sua banca?
«Mai, ho anche parlato col direttore che mi ha detto di non saperne assolutamente niente».

Si è ridotto sul lastrico. Perché non ne ha parlato, in questo periodo, con il suo fidanzato?
«Mi vergognavo. Lui mi avrebbe apostrofato come un padre, è fatto così. Sono caduto in una profonda depressione, ho anche pensato di suicidarmi. Ed è da quel momento che è iniziato il nostro distacco. Lui mi vedeva negativo ma non capiva perché. E poi Rocco è sempre al lavoro, sempre in viaggio con il Premier, come potevo dirgli una cosa del genere?».



Come ha reagito Casalino?
«C’è stato un bel casino. È stato molto duro. Mi ha detto: “Adesso vai a lavorare per 10 anni per pagare il debito con la banca e in più dovrai comprarti da mangiare, pagarti l’affitto, aiutare tua madre. Quindi devi trovarti un lavoro, minimo, da 2mila euro al mese”».

Ma per ora vivete ancora insieme.
«Sono sei anni che stiamo insieme. Non è che ti lasci e te ne vai il giorno successivo»

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