Il post di Di Maio sui traditori M5S (che contraddice quello del Blog delle Stelle)

Categorie: Fact checking, Politica

Il Blog delle Stelle pubblica il consueto post coreano in cui nega l'esistenza dei dissidenti. Di Maio su Facebook li invita ad andarsene. Ma come fanno ad andarsene se non esistono?

C’è grande confusione sotto il cielo pentastellato. Un paio d’ore fa il Blog delle Stelle ha pubblicato il consueto post di insulti ai giornalisti perché hanno raccontato in alcuni retroscena la balcanizzazione del MoVimento 5 Stelle testimoniata anche dal fatto che ancora non riescono ad eleggere un capogruppo alla Camera.



Il post di Di Maio sui traditori M5S (che contraddice quello del Blog delle Stelle)

Il post sul Blog delle Stelle nega che ci sia qualsiasi frizione e financo che oggi sia giovedì: la cosa divertente è che pubblicato sotto la tag “Smascheriamo le fake news” nonostante le fake news siano atto fondativo del grillismo da prima che nascesse.

La tesi del post è netta: “Vogliono provare a dividerci” e “cercano di farlo in tutti i modi” perché “diamo fastidio” (sì, in effetti l’ipocrisia infastidisce) e così via, ma “il M5S non si farà scalfire da questo attacco mediatico”, etc etc etc. La cosa divertente è che poco fa Di Maio sulla sua pagina facebook ha invece pubblicato un post in cui non parla di invenzioni e strumentalizzazioni ma accompagna alla porta i dissidenti:



Lo dico chiaramente: qui nel Movimento 5 stelle si lavora per cambiare il Paese. Chi è interessato a fare il gioco degli altri e del sistema può accomodarsi in un partito. Il Movimento è un’altra cosa, il Movimento si occupa dei problemi delle persone, il Movimento è quella forza politica – lo ricordo per chi non l’avesse ancora capito – che taglia le poltrone in parlamento, che non prende tangenti sulle opere pubbliche e che quando fa una scelta di politica economica, la fa pensando all’ambiente e alla salute di tutti noi. Tutto questo si ottiene lavorando ogni giorno a testa bassa, non alimentando retroscena su qualche giornale compiacente.



Per carità, l’ego umano lo conosciamo, e quando il Movimento è nato sapevamo bene che sarebbe potuto succedere che qualcuno di noi pensasse più ai suoi interessi che a quelli del Paese. Era una cosa prevedibile, nessuno si stupisce. Bene, chi di fronte alle vittime di Venezia e al dramma dell’Ilva preferisce guardarsi gli affari suoi, conosce la strada. Il movimento non lo piangerà.

Già che ci sta, Giggetto suggerisce anche che chi è dissidente mette i suoi interessi davanti a quelli del paese. Ma il punto è in realtà un altro: se i grillini sul blog dicono che non c’è niente di vero nei retroscena, perché il Capo dei grillini dice che i cattivi possono andarsene? A rigor di logica, se i retroscena sono inventati i dissidenti grillini non esistono. Oppure c’è un corto circuito di comunicazione tra il Capo e chi gestisce oggi il blog.

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