Gianluigi Paragone cerca disperatamente da qualche tempo di farsi cacciare dal MoVimento 5 Stelle. Il senatore infatti non ha votato la fiducia al governo Conte Bis in più occasioni ma, al contrario di De Falco, non è stato cacciato a dimostrazione che nel M5S uno vale uno ma qualcuno vale più di qualcun altro. E dopo aver annunciato nei giorni scorsi che Luigi Di Maio non è più il Capo Politico del M5S, oggi ha pubblicato sul suo profilo un video in cui elenca i grillini che non rendicontano più sottolineando invece che lui è in regola.
“Acunzo, Aprile, Cappellani, Del Grosso, Dieni, Fioramonti, che lo hanno anche fatto ministro, Frate, Galizia, Grande, Lapia, Romano, Vacca, Vallascas…”, dice facendo quasi un appello a metà tra formazione calcistica e chiamata a votare. Poi tocca anche ai senatori: “Anastasi, Bogo, Ciampolillo, Di Marzio, Di Micco, Giarrusso, Lorefice”, scandisce con la medesima foga. Il senatore M5s squaderna “tutti i nomi di chi non ha restituito nulla o quasi e che segnalerò ai Probiviri! Ci sono ministri, presidenti di commissione. Mi sono rotto le scatole della gente che predica bene e razzola male!”. “Allora io rischio di essere espulso dal gruppo perché ho detto no e ai Probiviri piace molto il rispetto delle regole, allora sara’ bene che anche io chieda l’intervento dei Probiviri verso chi non ha pagato nulla”. “Io – annota – sono uno dei pochi perfettamente in regola” ma “il capo politico dov’è? Non lo sapeva, o ha fatto finta. Vero che c’e’ tempo – precisa Paragone – fino al 31 gennaio ma se a oggi sei ancora fermo a zero, forse qualche interrogativo… qualcuno che cominciasse a pensare ai Probiviri…”.
Nella sua video-requisitoria – con tanto di autoironica citazione di ‘In prigione’ di Bennato, per il suo atteggiamento da “rompicoglioni” – Paragone mette nel mirino anche la ministra Dadone “dovrà giudicare me, anche se un po’ incompatibile, visto che è anche ministro oltre che Probiviro, e anche lei – sottolinea – e’ ferma a 5 mensilità. Te ne mancano un bel po’, figlia mia… Purtroppo dovrai giudicare anche su te stessa. Sarò costretto – aggiunge – a fare esposto per chiedere l’espulsione dal gruppo”.
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