Proprio mentre il governo dà il via alle riaperture differenziate nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, a Roma crescono i positivi a causa di un funerale.
“Oggi registriamo un dato di 50 casi positivi nelle ultime 24 ore e di questi 18 sono legati ad un cluster di quattro nuclei famigliari posti in isolamento nella Asl Roma 1 e causato dalla partecipazione a un funerale“, ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “I decessi nelle ultime 24 ore – aggiunge D’Amato – sono stati 6, mentre continuano a crescere i guariti: nelle ultime 24 ore di 156 unità, ovvero oltre il triplo dei nuovi casi, portando il numero totale a 2.914”. Dai dati forniti nel bollettino si evince che i nuovi positivi registrati a Roma nelle ultime 24 ore sono stati 33 sui 50 complessivi della Regione.
Nella Asl Roma 1 oggi ci sono 18 nuovi casi positivi riferibili a un cluster di quattro nuclei familiari, posti in isolamento, dovuto alla partecipazione ad un funerale. Ma anche ieri la ASL Roma 1 aveva fatto registrare un record di contagi, con 12 nuovi positivi e due morti, una donna di 93 anni e una di 72. A questo punto è lecito pensare che il motivo sia lo stesso.
Nei giorni scorsi abbiamo raccontato il caso del funerale non autorizzato che ha fatto scoppiare il contagio in Molise: il 30 aprile una cerimonia funebre a Campobasso e, qualche giorno fa, un’irruzione di quattro persone all’ospedale Cardarelli, violando tutti i divieti, per portare i panni puliti a un parente dopo aver girovagato per tre reparti che ha portato alla diagnosi di positività al Coronavirus 73 componenti della comunità rom di Campobasso e altri 70 in attesa del risultato del tampone. Ma non si esclude, data l’alta velocità con cui si è diffuso il contagio, che vi possano essere in circolazione altri soggetti potenzialmente pericolosi.
«E la gente ha ragione — spiega il sindaco—. Non era stato autorizzato né il funerale né un corteo. La Questura, però, aveva saputo che c’era l’intenzione di radunarsi. E aveva anche emesso un ordine di servizio coinvolgendo poliziotti e carabinieri perché controllassero e disperdessero eventuali raduni». Ma quel giorno in via Liguria, come dimostrano i filmati girati dai cittadini e messi in Rete,l ’assembramento c’è stato. «Evidentemente — aggiunge Gravina —qualcuno non ha rispettato gli ordini o si è distratto». Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: non è che come per la farfalla che batte le ali in Brasile e provoca un tornado in Texas, il funerale che ha portato alla crescita dei positivi nel Lazio è proprio quello del Molise? E se la risposta è sì, questo significa che qualcuno è andato a Campobasso da Roma per i funerali e poi è tornato indietro. E se fosse questo il caso, dov’erano i controlli?