Cosa c’entra la politica con la storia del figlio di Di Battista bullizzato all’Autogrill?

Categorie: Opinioni

Due cafoni hanno deciso di dimostrare tutta la loro maleducazione esprimendo un giudizio orribile sul figlio dell'ex deputato M5S, il tutto di fronte alla madre esterrefatta. Un gesto assolutamente da condannare, c'è da chiedersi però come mai la compagna del Dibba abbia scelto di politicizzare l'accaduto e come abbia dedotto che i due avevano "opinioni politiche totalmente diverse"

Brutta disavventura per la famiglia Di Battista di ritorno dalle vacanze in Trentino. A raccontarlo su Instagram è Sahra Lahouasnia la compagna dell’ex deputato pentastellato Alessandro Di Battista e madre del piccolo Andrea. Durante una sosta in un Autogrill nei pressi di Verona Sahra ha sentito alcuni avventori esprimere un giudizio molto duro nei confronti del figlio. O almeno così racconta.



La compagna del Dibba scrive che mentre era in coda per il caffè «una coppia di due ragazzi giovani ed eleganti. Lei bionda, ben vestita, occhiali da sole e rossetto inizia a parlare a bassa voce e girandosi verso l’ipotetico fidanzato dice “suo figlio è orribile” guardando un bimbo che ride e gioca. Era Andrea».  I due poi continuano a parlare d’altro ma Sahra non ce la fa più ad origliare né trova la forza di andare a rispondere “a tono”. L’unica cosa che riesce a fare è uscire fuori dal locale e mettersi a piangere. Una reazione assolutamente comprensibile: a nessun genitore fa piacere sentire dire certe cose del figlio.



Certo, la compagna del pasionario a 5 Stelle potrebbe aver sentito male, aver colto solo una parte della conversazione. Come è assolutamente possibile che due maleducati abbiano effettivamente fatto quei commenti all’indirizzo del piccolo Andrea. E no, non è una giustificazione il fatto che fin dal suo primo vagito il bambino è stato usato dal padre come pretesto per fare politica (i più attenti ricorderanno il libro-lettera che Di Battista ha scritto “al figlio” e nel quale parla di tutte le battaglie portate avanti dal M5S). I bambini devono essere lasciati fuori dalla politica, anche se i genitori spesso e volentieri non sono in grado di farlo. Massima solidarietà quindi alla famiglia Di Battista. Impossibile però non notare come nel finale Sahra si lasci andare ad un commento assai politico: «io capisco che due persone abbiano delle opinioni politiche totalmente diverse ma trasformare questa divergenza in un odio cosi forte NO. Cara signora bionda, non so se si riconoscerà ma vorrei dirle che mi ha ferito». In poche parole la compagna del Dibba riconduce quel commento volgare e sprezzante a motivazioni politiche, un po’come quando i grillini insultavano Maria Elena Boschi e le donne del PD. Il punto è che in quello che ha raccontato Sahra, in quel giudizio assolutamente da censurare, è davvero difficile dedurre che le due persone abbiano opinioni politiche totalmente diverse (da quelle di Di Battista, non certo da quelle del piccolo Andrea). L’unico indizio è la descrizione della ragazza della coppia«ben vestita, occhiali da sole e rossetto», quasi che “quelli del PD” (o di Forza Italia o di altri partiti che non siano Lega e M5S) siano tutti così. Uno stile che ricorda molto di quando Virginia Raggi identificava le elettrici del PD in piazza perché avevano la borsetta griffata e il barboncino.



Leggi sull’argomento: I sondaggi con il M5S tra il 7 e l’8% dietro il governo PD-M5S