Le nuove misure contro COVID-19: Il DPCM di Conte per il 14 luglio

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Il governo sta per emanare un nuovo DPCM sull'emergenza Coronavirus per rinnovare le norme in scadenza il 14 luglio. Palazzo Chigi studia alcuni aggiustamenti rispetto ai divieti e sarà il ministro della Salute Roberto Speranza ad illustrarlo al Parlamento

Il governo sta per emanare un nuovo DPCM sull’emergenza Coronavirus per rinnovare le norme in scadenza il 14 luglio. Il Corriere della Sera scrive oggi che Palazzo Chigi studia alcuni aggiustamenti rispetto ai divieti e sarà il ministro della Salute Roberto Speranza ad illustrarlo al Parlamento, mentre per quanto riguarda la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre secondo il quotidiano sarà una delibera del Consiglio dei ministri a far slittare tutto alla fine dell’anno e a legittimare «le restrizioni delle libertà personali» previste, così come ha chiesto il capo dello Stato Sergio Mattarella.



Il nuovo DPCM di Giuseppe Conte sul Coronavirus per il 14 luglio

Secondo quanto scrivono Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni il nuovo DPCM prorogherà l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi in assenza di distanziamento sociale, ma non ci saranno obblighi per i guanti. Il governo continuerà a obbligare i gestori di locali pubblici a prendere le generalità dei clienti e a conservarle per due settimane, oltre a sanificare i luoghi e a fornire ai clienti disinfettante per le mani. I termoscanner saranno ancora obbligatori in uffici e centri commerciali. La riapertura delle discoteche, secondo quanto scrive il Corriere, era prevista per martedì prossimo ma sarà posticipata alla fine del mese anche se le Regioni potranno, prendendosene la responsabilità, eliminare le restrizioni. Rimane in vigore il divieto di assembramento con relative multe:

Il divieto di assembramento rimane in vigore, adesso più che mai, visto che nuovi focolai continuano a nascere in tutto il Paese. E dunque anche le multe. Per questo proseguono i controlli nei luoghi della movida, in tutti i quartieri di città e luoghi di vacanza dove alto è il numero delle persone che si riuniscono per aperitivi e cene. Ma anche sulle spiagge dove, soprattutto negli ultimi giorni, sono stati segnalati stabilimenti che non rispettano il distanziamento tra ombrelloni, sdraio e lettini. Per questo non è escluso che venga emanata anche una nuova circolare del Viminale.



Il nuovo DPCM sul Coronavirus atteso entro il 14 luglio (Corriere della Sera, 12 luglio 2020)

Non c’è invece unanimità sulla decisione che riguarda sagre e fiere, visto che il Comitato Tecnico Scientifico spinge per rendere più stringenti i controlli sugli eventi, mentre sarà prorogato il divieto di ingresso a chi proviene da 13 Paesi anche utilizzando i voli triangolati: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Gli italiani, che vivono o sono passati in uno di questi Stati, possono rientrare ma devono mettersi in quarantena. Rimane l’obbligo di rimanere in isolamento 14 giorni anche per chi arriva dagli Stati Uniti.

Il voto in Senato sulle comunicazioni di Speranza

Intanto il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati annuncia un voto ad hoc in Parlamento, martedì, in occasione delle comunicazioni del ministro Roberto Speranza sul rinnovo di alcune misure anti contagio. La seconda carica dello Stato va giù duro: “Mi auguro che sia l’inizio di una democrazia compiuta, perché alla Camera e al Senato siamo ormai gli invisibili della Costituzione”. E si innesca il balletto. Quello procedurale si gioca sul come le Camere potranno esprimersi. Martedì Speranza illustrerà il contenuto di un nuovo Dpcm, prima che venga firmato dal premier. Ma il voto del Parlamento sullo stato di emergenza non arriverà in quel contesto. Palazzo Chigi ha infatti chiarito: quel provvedimento si limita solo a prolungare l’efficacia di alcune disposizioni anti covid in scadenza il 14 luglio, come quelle sul distanziamento e sulle mascherine.



Niente vieta che qualche forza politica allarghi lo spettro e presenti risoluzioni sull’estensione dello stato di emergenza, da mettere poi al voto, ma non sarà quella la strada per innescare l’iter. Per rendere operativa la proroga si intende utilizzare una delibera in Consiglio dei ministri, che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Sarà eventualmente su quella che il premier riferirà in Parlamento, illustrando i termini con cui il governo potrebbe portare a fine anno lo stato di emergenza ora in scadenza il 31 luglio. Sarà tutto da verificare se ci sarà o meno un voto, dipenderà dal tipo di intervento che verrà scelto dal presidente del consiglio per informare le Aule. In ogni caso, che le Camere ne avrebbero discusso Conte lo aveva già assicurato, prima della richiesta perentoria della presidente Casellati. Il governo ha ritenuto di dover precisare che martedì si voterà in Parlamento sulle comunicazioni del ministro Roberto Speranza sul nuovo dpcm, destinato a prorogare le norme anti contagio in scadenza il 14 luglio. Per la proroga dello stato d’emergenza, che scade il 31 luglio, è invece necessario non un dpcm ma una delibera in Consiglio dei ministri, su cui il premier Giuseppe Conte riferirà in Parlamento. Sul dpcm, che dovrebbe in sostanza prorogare le norme esistenti, Conte ha delegato Speranza a riferire martedì, prima – spiegano fonti di governo – che il provvedimento venga firmato. Mentre sullo stato d’emergenza, se il governo si orienterà come probabile per la proroga, sarà Conte stesso a riferire prima del 31 luglio.

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