Avevamo lasciato i sostenitori della Terra Piatta ad annunciare la prestigiosa partecipazione del turbofilosofo Diego Fusaro al convegno di Milano sullo scottante tema del complotto globale ordito dalla NASA e dai poteri forti. Il bardo sovranista fustigatore dei pecoroni fucsia avrebbe dovuto illustrare la storia della cosmologia da Tolomeo a Copernico e poi cimentarsi in un’introduzione al sistema della Laocrazia che pare essere la forma di governo preferita dai terrapiattisti.
Era tutto pronto: c’era la locandina con i titoli degli interventi, la data, la location e i nomi degli altri relatori. Il sei novembre la smentita, affidata a Twitter: «non partecipo proprio a nessun convegno di terrapiattisti! Anche perché il 24 novembre abbiamo il convegno di Vox Italiae a Milano». E la stoccata finale, di quelle che fanno male: «per inciso, ritengo che quelle dei terrapiattisti siano tesi del tutto infondate».
Tutto risolto? I sostenitori della Terra Piatta si erano inventati tutto mettendo in mezzo l’incolpevole Fusaro? Non proprio. Perché uno dei relatori – Albino Galuppini – aveva effettivamente telefonato al filosofo torinese per chiedere conferma della conferenza del 24 novembre a Milano.
Se non che il cinque novembre escono gli articoli sul Fusaro che va dai terrapiattisti e puntuale il giorno dopo arriva la smentita. Fusaro non potrà andare perché sarà impegnato al convegno di Vox Italia (prima o poi bisognerà chiarire se si chiama Vox Italiae alla latina). La cosa davvero divertente è che nel comunicato firmato da Fusaro e dal Presidente di VOX l’iniziativa viene presentata come la prima tappa del viaggio del «nostro “treno antiglobalista”». Ma è un antiglobalismo molto diverso da quello dei terrapiattisti che forse si erano illusi di trovare nel profeta dell’antiglobalizzazione un importante alleato. Per Fusaro invece la Terra è ancora un globo, in un certo senso quindi anche lui è un globalista.