Di Maio: la reazione della Francia? Quella che volevamo

Il vicepremier e bisministro confessa: puntava proprio all'inasprimento dei rapporti con Parigi in ottica elettorale

Luigi Di Maio non sembra molto preoccupato del richiamo dell’ambasciatore da parte della Francia. Anzi. In un retroscena firmato da Amedeo La Mattina e Ilario Lombardo per La Stampa si racconta che il vicepremier e bisministro puntava proprio all’inasprimento dei rapporti con Parigi in ottica elettorale:



«Ma stiamo scherzando? Io ho tutto il diritto di incontrare chi voglio – replica Di Maio Salvini non è il migliore amico della Le Pen?». Il grillino è il primo però a sapere che la manovra politica avrebbe potuto avere questi rischi . Lo sgarbo è studiato, pianificato. Anzi, la reazione della Francia «è quella che volevamo», commenta con i collaboratori.

Creata ad arte dall’insistenza di Di Battista. Perché, è il ragionamento, serviva a uscire dal cono d’ombra europeo. Una mossa per attirare altri potenziali alleati, che potrebbero riconoscere nel M5S il capofila di un’alternativa a Macron ma anche a Salvini. In questo modo, infatti, Di Maio prova a smarcarsi dal leghista sul fronte interno, cercando di strappargli la maglia dell’anti-Macron in Europa. È la classica costruzione del nemico, utile per creare un network di consenso e uscire dall’isolamento.



Ma dall’altra parte della barricata non c’è solo Macron per i 5 Stelle. C’è anche Salvini, che si dimostra sempre più il miglior collettore dei voti in uscita dal MoVimento 5 Stelle:

Una tecnica che Salvini conosce bene e che ribalta: «A differenza di Di Maio, noi una famiglia europea ce l’abbiamo», fa notare il leghista, raccontando come Le Pen abbia riempito le città francesi con manifesti che la ritraggono con lui. È così , secondo Salvini, che si incide in Europa, per cambiarne gli equilibri. «Ma bisogna farlo seriamente, senza filtrare con i violenti», dice, e «con la credibilità di chi per esempio mantiene gli accordi sulla Tav». L’Alta velocità Torino-Lione è la piattaforma perfetta per le argomentazioni di Salvini, intenzionato comunque a martellare sul presidente francese su migranti, Fincantieri-Stx e Libia.



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