Desirè Manca: gli attacchi sessisti alla capogruppo M5S in Sardegna

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Desirè Manca ha denunciato di essere stata vittima di un grave episodio di sessismo ieri durante l'occupazione dell'aula di una commissione, decisa dalle opposizioni di centrosinistra e del Movimento per spingere la maggioranza di centrodestra a discutere il problema della continuità territoriale aerea

La capogruppo del M5S nel Consiglio regionale della Sardegna Desirè Manca ha denunciato di essere stata vittima di un grave episodio di sessismo ieri durante l’occupazione dell’aula di una commissione, decisa dalle opposizioni di centrosinistra e del Movimento per spingere la maggioranza di centrodestra a discutere il problema della continuità territoriale aerea. “Sono stata violentemente e volgarmente attaccata dal decano del Consiglio regionale, l’on.Oppi”, denuncia pubblicamente Manca in un post pubblicato stasera su Fb, con riferimento a Giorgio Oppi, consigliere anziano, questore dell’Assemblea e consigliere dell’Udc, di cui e’ da anni punto di riferimento regionale. “Il collega mi ha apostrofato dandomi della tonta, dicendomi che non rappresentavo nulla e che dal nulla arrivo e nel nulla devo tornare. “Ma la parte peggiore”, prosegue la capogruppo M5S, “sono stati i commenti sessisti sul mio aspetto, sul fatto che a suo avviso dovrei coprirmi financo a suggerire un cambio di pettinatura”.”Da quando frequento la politica ho subito diversi attacchi”, scrive Manca, che a inizio legislatura è stata al centro di critiche per il suo abbigliamento in Aula, “ma una violenza sessista, misogina e volgare come quella di oggi, che nessuna persona, uomo o donna, dovrebbe subire mi fa capire che sto andando nella giusta direzione”.



In serata il centrodestra aveva tenuto una conferenza stampa per denunciare il comportamento dell’opposizione. “Abbiamo il dovere di applicare la legge e anche il Regolamento del Consiglio”, aveva dichiarato Oppi, senza alcun riferimento all’episodio denunciato qualche ora dopo dalla collega, “che prevede espressamente come si procede nel caso in cui i lavori dell’Aula o delle commissioni siano disturbati”. Stamane la Manca ha rilanciato le accuse: “Ho presentato una richiesta di intervento urgente del presidente del Consiglio, il quale in base all’art. 63 comma 6 del regolamento interno puo’ vietare la partecipazione alle sedute delle commissioni ai responsabili di fatti gravi accaduti in Consiglio, ma non in aula”. “Ad esempio nel caso in cui un consigliere minacci o provochi tumulti nei confronti di un collega, come nel caso specifico che mi riguarda”, spiega Manca, motivando la sua richiesta al presidente dell’Assemblea, Michele Pais.



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