La commissione per la TAV è fuorilegge (e gli esperti non lo sanno…)

Il Pd Davide Gariglio ha occupato il ministero per avere risposta alla richiesta di accesso agli atti di nomina dei 14 commissari. La risposta che ha ricevuto è entusiasmante!

In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano il 29 ottobre scorso il professor Marco Ponti, a capo della commissione ministeriale che dovrà effettuare l’analisi costi-benefici sulle Grandi Opere e in particolare sulla TAV, aveva detto che il lavoro sarebbe stato completato entro Natale e aggiunto particolari interessanti sul funzionamento della commissione: «Lavoriamo da luglio ma il nostro contratto è stato firmato qualche giorno fa. Per tre mesi ci siamo pagati anche treni e aerei. I miei collaboratori sono pagati secondo le tabelle ministeriali, sotto gli standard internazionali». E lei? «Io lavoro gratis. È il prezzo della mia libertà». Bene: dopo che l’onorevole del Pd Davide Gariglio ha occupato il ministero per avere risposta alla richiesta di accesso agli atti di nomina dei 14 commissari. La risposta che ha ricevuto è questa:



Una missiva in cui si scrive, nell’ultima riga, che gli atti di nomina sono «attualmente privi di efficacia». A quattro mesi di distanza dall’annuncio del ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli dell’analisi affidata ad una Commissione di esperti, guidati dal Ponti, al lavoro sull’analisi benefici-costi di Tav e di tutte le grandi opere del Paese, si scopre che che le nomine sono ancora prive di efficacia.

«La Corte dei Conti ha sollevato rilievi e solo oggi, ultimo giorno utile, il ministero ha trasmesso alla Corte la documentazione richiesta — sottolinea l’onorevole dem Gariglio — quindi, fino ad oggi, non c’è stata alcuna Commissione».



TAV: il progetto (La Repubblica, 14 agosto 2018)

Quindi, secondo quello che afferma Gariglio su Repubblica, la commissione è inesistente e gli atti tutti da annullare:

Il ministro Toninelli aveva annunciato per fine novembre la fine del lavoro di analisi che, secondo i Cinque Stelle, dovrebbe dimostrare l’inutilità dell’opera. «Lavori che ad oggi non sono ancora nemmeno iniziati — sottolinea Gariglio — ci chiediamo se inizieranno mai. Staremo a vedere ora cosa dirà la Corte dei Conti e se registrerà le nomine dei 14 esperti indicati dal ministero».



Secondo il parlamentare tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi, dalle riunioni ai verbali, dagli accessi ai documenti fino agli eventuali rimborsi dei viaggi, è del tutto illegittimo. Anche perché «gli atti di nomina — come si legge nella lettera consegnata al parlamentare per convincerlo a lasciare gli uffici del ministero — sono sottoposti al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti».

Leggi sull’argomento: Giulietto Chiesa e la liquidazione (stoppata) di Pandora TV