“Apriamo i porti a Mare Jonio: il decreto Sicurezza va abolito”

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Il prefetto Mario Morcone, che oggi viene indicato come uno dei candidati forti a raccogliere l’eredità di Matteo Salvini al Viminale, rilascia un’intervista al Fatto Quotidiano che pare proprio un programma di governo. E non è niente male, a dirla tutta, visto che chiede di aprire i porti a Mare Jonio e critica i ministri Trenta e Toninelli che ieri sono andati dietro a Salvini:



Prefetto Morcone, la Mare Jonio ha soccorso 98 persone tra le quali 22 bambini e 8 donne incinte. Il ministro Salvini ha disposto il divieto di transito in acque italiane: che ne pensa?
Sono il direttore del Consiglio italiano rifugiati: qualcuno può pensare che lasci questa gente in mezzo al mare?

Quindi non condivide la linea politica dei porti chiusi?
Assolutamente. Ma stiamo scherzando?



Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha firmato il divieto disposto da Salvini. E lo stesso Salvini, due giorni fa ha parlato di ritrovata unità del governo quando sia Toninelli, sia il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, entrambi del M5S, hanno firmato con lui il divieto d’ingresso per la nave Eleonore, con 101 naufraghi a bordo. Che ne pensa?
Non capisco perché i ministri Trenta e Toninelli lo facciano. Posso soltanto assistere e osservare.



Le idee sono chiarissime anche sul decreto sicurezza bis:

Il decreto Sicurezza bis a mio avviso va abolito. O quantomeno profondamente rivisto.

Perché?
Per più motivi. Innanzitutto, a mio avviso, in più punti è anticostituzionale. E in secondo luogo, secondo me, non rappresenta la cultura e i valori del nostro Paese. Ho l’impressione che si sia voluto esagerare, immaginando di alimentare e ottenere il consenso, ma pensiamo solo alla chiusura dei porti: ha dei riflessi molto discutibili, non soltanto sotto l’aspetto costituzionale, ma anche sotto quello dei trattati internazionali.

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