Il Porto di Trieste ha licenziato Antonino Rizzo, braccio destro di Puzzer nelle proteste

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Con l'accusa di aver partecipato alle manifestazioni contro il Green Pass mentre era in malattia e di aver minacciato il direttore dell’Agenzia del Lavoro Portuale, Antonino Rizzo - braccio destro di Stefano Puzzer - è stato licenziato dal Porto di Trieste

Le conseguenze dell’ondata di proteste al Porto di Trieste iniziano ad arrivare. Dopo il licenziamento di Fabio Tuiach, l’ex pugile ed ex Forza Nuova che qualche sera fa ospite a Non è l’arena ha spiegato di non aver fatto il vaccino dopo aver avuto un’epifania di ritorno da Lourdes, stavolta è toccato a Antonino Rizzo, braccio destro di Stefano Puzzer, leader delle manifestazioni nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Rizzo è stato uno dei protagonisti delle sommosse sia nella zona del porto che in Piazza Unità d’Italia, ed è stato raggiunto da una lettera di licenziamento motivata sia con la sua presenza alle manifestazioni in coincidenza con un permesso di malattia, sia con le minacce che sarebbero state rivolte a Francesco Mariani, direttore dell’Agenzia del Lavoro Portuale. Anche se meno noto di Puzzer, Rizzo ha rilasciato numerose interviste a nome dei portuali e partecipato a dirette social. È stato lui a tenere i rapporti con altri gruppi di portuali che si opponevano al green pass.



In porto – ha dichiarato al Piccolo, che ha dato la notizia – accadono decine di reati e non ci sono controlli, ma licenziano me che lavoro da 30 anni. Ho dato tutto in mano agli avvocati. Ad ogni azione corrisponde una reazione”.

A inizio mese, Mariani aveva rilasciato alcune dichiarazioni: “Sono ben 11 i lavoratori portuali triestini che sono a casa con il Covid. Una cifra del genere non si era registrata neppure ai tempi del lockdown. È una concentrazione pari al 5% di tutti i lavoratori. Tra le cause sicuramente le manifestazioni. Mi vergogno e soffro per i miei portuali che vengono portati in giro per le piazze come la Madonna di Medjugorje”.



Sono decine intanto i lavoratori del Porto di Trieste che attendono il pronunciamento della Commissione di garanzia sugli scioperi in merito alla legittimità delle astensioni dal lavoro proclamate a partire da metà ottobre. Se sarà confermato il giudizio di irregolarità potrebbero arrivare numerose sospensioni.