Alitalia, la millesima “stretta finale” per il salvataggio

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La decisione dovrebbe essere ufficializzata questa settimana. Quei 100 milioni di euro messi sul piatto già diversi mesi fa da Delta stanno facendo la differenza rispetto a Lufthansa

Dopo due anni e mezzo di amministrazione straordinaria, 1,3 miliardi di prestito ponte e sette proroghe, la vendita di Alitalia è ancora in attesa dell’offerta vincolante. Ci sta lavorando Ferrovie dello Stato, che ha scelto come partner Atlantia e il Mef e ora deve scegliere il socio industriale tra Delta e Lufthansa. Sceltache arriverà «fra pochi giorni», ha assicurato il ceo Gianfranco Battisti. Battisti punta comunque a chiudere l’intera operazione a marzo 2020, come indicato anche dai commissari straordinari. Nei prossimi mesi si aprirà una delicata trattativa sindacale sugli esuberi. Ma il punto rimane sempre lo stesso: mentre la società brucia quasi un miliardo di nostri soldi e offre limoncello ai clienti business che ringraziano soddisfatti mentre gli euro pubblici vanno in fumo, e mentre il ministero del Lavoro sospende i compensi per le ferie, il rischio è che questo sia il milionesimo salvataggio che tiene a galleggiare la compagnia in attesa della prossima crisi.



Alitalia, la cordata e l’offerta (Corriere della Sera, 11 novembre 2019)

Intanto Delta Air Lines risulta si appresti a diventare il partner industriale della cordata per il rilancio del vettore tricolore. La decisione dovrebbe essere ufficializzata questa settimana. Quei 100 milioni di euro messi sul piatto già diversi mesi fa da Delta stanno facendo la differenza rispetto a Lufthansa — la cui offerta si limita a una partnership verso il Nord America —, che ha smentito la possibilità di una proposta alternativa entro il termine del 21 novembre.

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