L'intervista di Casaleggio al Corriere della Sera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-10

Il co-fondatore del MoVimento 5 Stelle parla di reddito di cittadinanza, di ruoli tra i grillini e del nuovo sistema operativo per la gestione delle problematiche del M5S

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Dopo quella di Grillo, Emanuele Buzzi firma un’intervista a Gianroberto Casaleggio, co-fondatore del MoVimento 5 Stelle. Il 58enne parla per tutta la prima parte dell’intervista della proposta sul reddito di cittadinanza, segnalando che senza gli ammortizzatori sociali si impone di solito l’ultradestra e i nazisti, riecheggiando la battuta di Grillo: «Dopo di noi c’è Alba Dorata».

«Vedere le file di famiglie alla Caritas per un pasto aumentare giorno per giorno o anziani rovistare nei rifiuti dei mercati generali per qualche avanzo di verdura o di frutta fa stringere il cuore».
Lei è da sempre molto attento al mondo imprenditoriale. Che effetti crede avrà sull’economia?
«Positivi, chi ha un reddito lo usa e le imprese dovrebbero averne dei vantaggi. L’economia italiana si basa sulle piccole e medie imprese, per questo è dalle Pmi che noi vogliamo far ripartire l’economia italiana. L’effetto immediato che avranno le Pmi sarà la domanda interna. In questi giorni inoltre per le Pmi è stato attivato anche il fondo del microcredito5stelle.it per tutte le aziende che chiedono finanziamenti. Ogni azienda può far richiesta fino a 25 mila euro.Questo progetto l’abbiamo creato tagliando gli stipendi dei nostri parlamentari. Inoltre ilproblema però non è solo sociale,ma anche politico».
Cioè?
«Dove sono scomparsi gli ammortizzatori sociali, di solito si è imposta l’ultradestra, a partire dal nazismo. In Grecia se fallirà Tsipras, verrà Alba Dorata. È questo che vogliamo?».

gianroberto casaleggio
Poi annuncia le ultime novità organizzative per il MoVimento, ricordando però prima che un ruolo più defilato per i due fondatori è ancora lontano:

Grillo ha ipotizzato un ruolo più defilato per voi nel Movimento. Sarà così?
«Prima o poi succederà, per ora non è previsto».
Ci sono scelte nella storia del Movimento che lei non ripeterebbe?
«No».
Grillo ha fatto autocritica sui divieti tv e messo in discussione le piazze. È d’accordo?
«Non mi sembra che Grillo abbia fatto autocritica sui divieti tv, anzi ha sottolineato che è inutile la presenza nei talk show, nei pollai, ma che invece è importante partecipare alle(poche) trasmissioni di informazione per esporre con il tempo necessario le nostre proposte».
A dicembre è stato nominato il direttorio e il comitato d’appello. In futuro ci saranno altre novità organizzative?
«Sarà lanciato “Rousseau”, un sistema operativo online per la gestione della maggior parte delle problematiche del M5S e più in generale dei movimenti politici».

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