«Il candidato leghista in Calabria manda ai comizi il fratello gemello»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-17

Leo Battaglia, candidato della Lega alle elezioni regionali in Calabria, avrebbe escogitato un metodo fantastico per farsi vedere il più possibile in piazza in attesa del voto: smezzarsi il lavoro con il fratello gemello Francesco

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Leo Battaglia, candidato della Lega alle elezioni regionali in Calabria, avrebbe escogitato un metodo fantastico per farsi vedere il più possibile in piazza in attesa del voto: smezzarsi il lavoro con il fratello gemello Francesco. Lo racconta oggi Il Fatto Quotidiano:

Stando a quello che scrive il sito del Corriere della Calabria, la trovata “geniale” è di Leo Battaglia, candidato della Lega alle elezioni del 26 gennaio. Il leghista calabrese infatti, avrebbe sfruttato il gemello Francesco Battaglia. Per ottimizzare i tempi di una campagna elettorale troppo corta, avendo a disposizione praticamente il suo “sosia ” (che tra l’altro è consigliere comunale a Castrovillari), Leo Battaglia è riuscito a dare la sensazione di godere del dono dell’ubiquità.

UN VALORE aggiunto rispetto agli altri candidati della Lega che il 10 gennaio non hanno potuto scegliere se rimanere nella zona del Cosentino a caccia di voti o presenziare a Crotone dove Salvini ha presentato le sue liste. Un problema che Leo Battaglia non si è dovuto nemmeno porre. E siccome al Consiglio regionale si entra con i voti e non con i selfie, all’evento di Crotone, sul palco con Salvini, il candidato Leo Battaglia avrebbe mandato il suo gemello. Sorrisi, applausi e foto di gruppo come da copione assieme agli altri candidati leghisti e al “capitano” Matteo che non si sarebbe accorto di nulla. E per la cena? A stringere mani e parlare di politica con i commensali ci sarebbe sempre il gemello Francesco.

leo battaglia fratello gemello calabria 1

Il tutto mentre Leo Battaglia, stando a quanto riporta il sito locale del Corriere della Calabria,“continuava la campagna elettorale sul territorio per rastrellare consensi e, magari, superare quota 2271, che nella scorsa tornata regionale non fu sufficiente ad assicurargli un posto al caldo dell’Astrona ve della politica calabrese”. Già perché il candidato leghista nel 2014si era presentato alle Regionali con Fratelli d’Italia e in quell’occasione finì al centro di una polemica perché in tutte le strade statali della provincia di Cosenza comparve la scritta“Leo Battaglia alla Regione”. Muri imbrattati e mai puliti per cui,a distanza di cinque anni, non essendoci alcun riferimento a FdI,quelle scritte adesso tornano utili al candidato.

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