Whirlpool lascia Napoli

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Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia dal febbraio scorso, lo annuncia in un'intervista a La Repubblica

Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool Italia dal febbraio scorso, annuncia in un’intervista a La Repubblica che l’azienda lascerà Napoli



«La possibilità che Whirlpool rimanga a Napoli è esclusa – puntualizza La Morgia – come abbiamo sempre detto a sindacati e governo. Non è colpa di nessuno, avremmo fatto lo stesso anche se la fabbrica era a Treviso, sono le quote di mercato e il trend congiunturale a obbligarci: la guerra dei dazi, il default argentino e la frenata dell’economia in Germania, una tempesta perfetta che si aggiunge alla crisi di prodotto, le lavatrici di alta gamma, e di mercato. Negli ultimi dieci anni a Napoli abbiamo perso il 60% della produzione e gli addetti sono scesi da 600 a 420».

Ma appena dieci mesi fa avete confermato il piano industriale del gruppo senza accennare ai problemi di Napoli. I lavoratori si sentono traditi.
«Il fulcro di quel piano è la salvaguardia dei 5.500 posti di lavoro di Whirlpool in Italia, declinati nelle fabbriche e nei vari prodotti. A fine maggio abbiamo spiegato ai sindacati i problemi esplosi a Napoli per la tempesta perfetta di cui dicevo. Ma rimane confermato l’impegno di fondo, quello di salvaguardare l’occupazione del gruppo in Italia e nel resto d’Europa. Lo scorso anno nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa, ndr), abbiamo registrato una perdita di 106 milioni».



Scusi, non le pare paradossale parlare di salvaguardia del lavoro mentre annunciate che ve ne andate da Napoli?
«No, perché noi con il progetto di riconversione siamo pronti a garantire la piena occupazione e il pieno salario a Napoli. Consideri che oggi i nostri colleghi della fabbrica lavorano una media di dieci giorni al mese con turni di 6 ore. Dopo lariconversione i turni potranno salire a 8 ore e i giorni mensili a oltre venti».



Come fate a garantire per conto di altri? E, innanzitutto, confermate che il candidato a rilevare lo stabilimento è il gruppo Prs di Giovanni Battista Ferrario, che produrrà frigoriferi per camion?
«La nostra garanzia è un investimento di 20 milioni nella riconversione. Quanto a nomi e piani, non posso dire nulla perché è coinvolta una parte terza e un progetto brevettato. È una questione di rispetto».

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