Il fioretto non è la sua specialità e nella sua vita (ma anche nella sua lunga carriera da giornalista) Vittorio Feltri non ha mai parlato a mezza bocca, incappando – spesso e volentieri – in inevitabili polemiche per le sue posizioni senza filtro. E così, anche oggi, il nome del fondatore di Libero – da qualche settimana consigliere comunale (di opposizione) a Milano – è finito al centro di una nuova attenzione mediatica per quanto detto a proposito non tanto delle manifestazioni No Green Pass, ma per quel suo pensiero sui no vax.
Intervenuto in collegamento durante l’ultima puntata di “Accordi&Disaccordi” – la trasmissione condotta da Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio e Andrea Scanzi, in onda sul Nove – Vittorio Feltri si è lasciato andare in questa dichiarazione parlando delle restrizioni alle manifestazioni volute dal governo e dalla Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese:
“Io sinceramente me ne frego delle manifestazioni, non mi piacciono e cerco di non incontrarle. Ma poi che vuoi che me ne freghi a me. Anche se uno non si vaccina a me non importa nulla, muoia pure tranquillamente, basta che non mi faccia pagare le spese del funerale. Poi ciascuno è libero di scegliere ciò che preferisce per campare di più o campare di meno”.
Il fondatore di Libero, dunque, non stigmatizza chi sceglie di non partecipare alla campagna vaccinale, perché è una libera scelta che può essere presa a rischio e pericolo di ogni singolo no vax. Ma lo ha detto nel suo modo, sempre affondando e mai andando di fioretto. Anche perché, come ribadito all’inizio del collegamento con “Accordi&Disaccordi”, lui sostiene che l’efficacia del vaccino sia evidente – seppur non protegga al cento per cento dalla possibilità di contagiarsi, ma è molto alta la sua copertura sulla sviluppo di una forma grave di Covid. E, soprattutto: “Non vaccinarsi significa giocare con la morte come abbiamo potuto vedere nell’ultimo anno”.
(foto: da “Accordi&Disaccordi” sul Nove)