Ha insultato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal palco di Pontida e adesso il deputato veronese della Lega Vito Comencini è stato indagato per vilipendio al Capo dello Stato. Durante il raduno a Pontida aveva detto: “Questo presidente della Repubblica – lo posso dire? – mi fa schifo. E’ un presidente che se ne frega del 34% degli italiani”. Le frasi dell’esponente del Carroccio hanno spinto il procuratore della Repubblica di Verona, Angela Barbaglio, a inviare per competenza a Bergamo il fascicolo d’indagine. L’inchiesta è partita dopo un esposto presentato da Mao Valpiana, esponente del Movimento non violento di Verona.
“Posso dirlo? Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo! Mi fa schifo chi non tiene in conto del 34% dei cittadini”, ha detto Comencini dimostrando un alto tasso di analfabetismo costituzionale (quella percentuale è stata raggiunta dalla Lega alle elezioni europee e non a quelle politiche). La parte divertente è che Comencini è attualmente “studente di giurisprudenza” secondo le agenzie di stampa.
#Comencini al raduno del fascio a #Pontida ‘#Mattarella mi fa schifo’.
Come sempre i fascisti non si smentiscono mai. Nessun rispetto per la Costituzione e il Presidente della Repubblica.
Tra poco farà le false scuse. Buffoni!!!#facciamorete #Lega
pic.twitter.com/APQEoUCeCC— Angelo_siculo
(@AngekoC) September 14, 2019
Durante l’assemblea, Salvini ha tenuto a bada i suoi che intonavano cori in cui si chiedeva che Luigi Di Maio tornasse a lavorare allo stadio di Napoli. “Rispetto per il ministro degli Esteri”, ha detto Salvini, il quale ha bloccato anche i ragazzi che intonavano ‘Chi non salta comunista e'”, affermando che i veri comunisti, quelli di una volta, come Enrico Berlinguer si stanno rivoltando nella tomba a vedere “traditori poltronisti” come Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Nicola Zingaretti. A chi gli chiedeva un commento alle parole di Comencini, Salvini non ha voluto rispondere. Ai suoi ha parlato di “toni sbagliati”.
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