Il 18 maggio verranno ulteriormente allentate le misure della fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19. Rimarranno in pratica soltanto due divieti: quello di assembramento e quello di superare i confini della propria regione. Saranno quindi ancora vietate le visite ai congiunti fuori regione, per le quali c’è però una data: il primo giugno.
Il Corriere della Sera spiega oggi che il modulo autocertificazione dovrà essere usato soltanto per giustificare il viaggio oltre i confini regionali consentito per tre motivi: lavoro, salute, particolari esigenze. Fino al primo giugno:
Se nelle due settimane successive si avranno i risultati che tutti sperano, dal 1°giugno si potrà cominciare a spostarsi da una regione all’altra purché abbiano pari indice di contagio. Il premier Giuseppe Conte l’ha confermato ieri sera: «Aspettiamo perché troppi trasferimenti potrebbero condizionare una variazione della curva epidemiologica elaborata su base regionale». La linea comunque è tracciata, come ha spiegato il ministro Francesco Boccia ai governatori: «Adesso la responsabilità è vostra, chi non farà rispettare le regole sarà responsabile di eventuali nuovi contagi». E in quel caso sarà il governo a intervenire con nuove chiusure. Se invece l’R0 continuerà a scendere le linee guida potranno essere riviste e alcune limitazioni allentate.
Oltre ai congiunti si potranno vedere gli amici. Non dovrebbero esserci limitazioni sul numero di persone che si potranno incontrare, ma si dovrà tenere comunque la distanza e quando non è possibile indossare la mascherina. Una raccomandazione che varrà in maniera particolare per i ragazzi. «Per ora congeliamo gli spostamenti infraregionali, ce lo hanno chiesto quasi tutte le regioni e mi sembra prudente in un momento in cui stiamo allentando tutti i divieti», ha confermato ieri il premier Conte annunciando che le nuove misure, che saranno valide dal 18 al 31 maggio, saranno adottate per decreto legge e non più per Dpcm. Spiega Repubblica:
I dati del primo monitoraggio delle Regioni dopo la Fase 2 attesi per oggi saranno decisivi ma l’orientamento del governo è ormai abbastanza definito. Se la situazione si confermerà sotto controllo, le Regioni saranno libere di decidere come procedere all’interno di questa cornice nazionale. Niente più autocertificazione, dunque, a meno che non si sia costretti a spostarsi fuori regione, cosa che sarà possibile fare solo per motivi di lavoro, di salute o di urgenza. Resta in valutazione (e potrebbero deciderlo anche i presidenti delle varie Regioni con accordi bilaterali) se concedere deroghe agli spostamenti brevi tra regioni limitrofe con situazioni di contagi simili, ad esempio per andare a visitare i familiari.
Via libera anche agli incontri con amici, colleghi e conoscenti. Tenendo ferma l’unica regola che ci accompagnerà per mesi: l’obbligo di distanziamento sociale e dunque il divieto di assembramento. Niente riunioni e feste, anche private, in casa. Con la riapertura, quasi in tutta Italia, di negozi, bar, ristoranti e centri commerciali non avrebbe avuto senso mantenere altre limitazioni alle libertà personali. Non verrà dato neanche un limite numerico alla possibilità di incontri tra persone ma resteranno serrati i controlli per evitare che, soprattutto nelle zone della movida o in parchi o spiagge, i comportamenti dei ragazzi creino situazioni di pericoloso affollamento.
La mascherina resta obbligatoria solo al chiuso, ma di fatto occorrerà sempre portarla e indossarla anche in strada, se si incontrano altre persone con cui non
si riesce a rimanere a distanza.