Così Virginia Saba oscura i parlamentari M5S nei viaggi (e chi paga?)

Il Giornale raccoglie le acidissime confidenze dei parlamentari M5S contro la povera fidanzata di Di Maio

Virginia Saba, fidanzata del vicepremier Luigi di Maio, non ha alcun incarico istituzionale o di rappresentanza. Eppure si comporta come se fosse la first lady del Parlamento italiano, scrive oggi Il Giornale in un acidissimo articolo a firma di Pasquale Napolitano.



Incontrando ambasciatori, postando foto e viaggiando (chi paga?) all’estero in visita istituzionale. Al momento è una semplice collaboratrice della parlamentare grillina Emanuela Corda, ex capogruppo dei Cinque stelle in commissione Difesa. Ma alla Saba, forse, quell’incarico di portaborse le va strettissimo per le proprie ambizioni. E fa di tutto per mostrarsi,apparire una leader. Distinguersi dagli altri staffisti.

D’altronde, lei può vantare di essere la fidanzata dell’uomo che è al vertice del Movimento. Rischia però di suscitare invidie e gelosie tra i parlamentari dei Cinque stelle. Malumori e veleni che sono cresciuti dopo la missione in Francia della delegazione della commissione Difesa della Camera. Ad accompagnare, il presidente Gianluca Rizzo a Parigi c’era anche la donna di Di Maio. Faceva parte della truppa degli onorevoli grillini che hanno fatto visita prima al Salone della Difesa e dell’Aerospazio «Le Bourget». E poi, seconda tappa, all’ambasciata italiana a Parigi. Come fanno ministri e sottosegretari quando si recano in uno Stato straniero.



E la Saba non si è accontentata del ruolo di semplice accompagnatrice della parlamentare Corda. Anzi, Rizzo e Corda sembravano i portaborse. Mentre la Saba l’ospite d’onore. E le foto della fidanzata del ministro del Lavoro che varca la porta dell’ambasciata italiana a Parigi hanno fatto il giro delle chat pentastellate. E pare che i commenti non siano stati benevoli.



La donna del capo non si è fermata al giro turistico; ha voluto stringere la mano e fare la foto ricordo con l’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo. Chissà se anche gli altri circa mille portaborse di Camera e Senato avranno la fortuna di viaggiare all’estero e stringere mano agli ambasciatori. La presenza della Saba ha quasi oscurato quella del presidente Rizzo e della parlamentare Corda.

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