Nettuno e Anzio sono due comuni in provincia di Roma, a Sud della capitale. Da qualche settimane l’incidenza dei contagi è cresciuta in modo esponenziale e solo in quelle due cittadine – secondo l’ultimo bollettino – ci sono oltre mille persone attualmente positive al Sars-CoV-2. Un dato molto alto, considerando il numero effettivo degli abitanti, che nei giorni scorsi ha portato le amministrazioni comunali a correre ai ripari, anticipando le decisioni prese anche dalla Regione Lazio (e che a breve potrebbero essere estese a tutto il territorio Nazionale con un decreto). La misura reintrodotta è quella dell’obbligo della mascherina anche all’aperto, ma nel giro di pochi giorni è già arrivato il primo episodio violento con un vigile aggredito a Nettuno per aver chiesto a un giovane di indossarla.
Dallo scorso 17 dicembre, il Comune di Nettuno ha reso nuovamente obbligatorio il dispositivo di protezione individuale anche nei luoghi all’aperto. E lo ha fatto comunicandolo in tutte le salse ai cittadini. Ma questa notizia non sembra essere piaciuta a un 18enne della zona che aveva deciso di girare per le strade della cittadina senza mascherina. Poi, però, è stato “pizzicato” da un agente della Polizia locale che gli ha chiesto di indossarla. E da lì un’assurda reazione violenta.
Dopo aver gridato frasi sconclusionate relative ai vaccini, il 18enne – aiutato anche dalla madre e dal fratello, ovviamente anche loro senza mascherina – ha colpito più volte il vigile. Con grandissime difficoltà, dopo lunghi momenti di tensione, i colleghi dell’agente della Polizia locale sono riusciti a bloccare e identificare il giovane che è stato denunciato (a piede libero) e sanzionarlo per non aver indossato la mascherina (secondo quanto previsto dall’ordinanza comunale). Il vigile aggredito a Nettuno è stato poi portato in ospedale dove le sue ferite (guaribili in dieci giorni) sono state medicate.