Il MoVimento 5 Stelle ha un’arma segreta contro chi trufferà per il reddito di cittadinanza. E non ha paura di usarla. Si chiama “vicino impiccione” ed è una carta coperta pericolosissima, come sanno tutti quelli che vivono in un condominio. E, spiega oggi La Stampa, funzionerà così:
Luigi Di Maio dice di non credere ai sondaggi che danno la Lega sopra di quasi dieci punti: «Non ci prendono mai». Ma non a caso spinge perché il reddito parta entro aprile. «Farà come Renzi – dice un parlamentare leghista – farà partire le pratiche prima delle Europee, facendo arrivare i primi accrediti solo dopo il voto. Così evita anche la delusione di chi si aspetta 780 euro e magari si vedrà arrivare solo 300 o 400 euro…».
La «spiata» dei vicini La linea delle modifiche concordate viene confermata anche da Stefano Buffagni, sottosegretario M5S al ministero per gli Affari regionali. «Il reddito di cittadinanza è partito, poi sono certo che la Lega lavorerà per migliorarlo».
E per scongiurare il rischio di truffe, cioè persone che magari prendono il reddito di cittadinanza svolgendo un lavoro in nero, Buffagni arriva a fare affidamento persino sui «vicini di casa» che, secondo lui, come in una sorte di «Grande fratello» potrebbero aiutare lo Stato a stanare i furbetti: «Anche le segnalazioni che spesso arrivano dal vicino di casa che è invidioso, perché vede quello che sfrutta uno strumento di aiuto, illegalmente, sono tutti strumenti che messi a sistema possono dare una mano».