“Per rimpatriare gli irregolari servirà un secolo”

L’anno scorso — spiega Blangiardo, incalzato dall’ex presidente dell’Inps e volto di Rdb, Tito Boeri — sono state respinte 45mila richieste di asilo, ma i rimpatri sono stati solo 5mila

«In Italia ci sono circa 600mila irregolari, ma ci vorranno più di 100 anni per rimpatriarli tutti», dice il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, scelto da Lega e MoVimento 5 Stelle e intervenuto ieri alla XXI Conferenza Europea della Fondazione Rodolfo Debenedetti (Rdb), organizzata a Reggio Calabria. Questo perché, spiega oggi Repubblica, al respingimento delle richieste d’asilo non corrisponde poi l’espulsione:



«L’anno scorso — spiega Blangiardo, incalzato dall’ex presidente dell’Inps e volto di Rdb, Tito Boeri — sono state respinte 45mila richieste di asilo, ma i rimpatri sono stati solo 5mila». Traduzione, in Italia ci sono 40mila irregolari in più. E con le politiche restrittive del Viminale, aumenteranno. A detta dell’Ispi, ricorda Boeri, nel 2020 saranno più di 700mila le persone che in Italia non avranno la possibilità di lavorare, affittare una casa o accedere all’istruzione in modo regolare, di fatto costrette all’illegalità.



Attraversare il Mediterraneo poi è diventato molto più pericoloso. Da quando il governo Conte si è insediato il rischio di morte è aumentato in modo esponenziale, dal 2,2% al 10 %. E sono sempre le fredde cifre — messe insieme nello studio presentato ieri dai ricercatori Francesco Fasani e Tommaso Frattini — a dimostrarlo. Convitato di pietra della giornata di dibattito e riflessione sulla gestione delle migrazioni, il Viminale ne esce malissimo. I cavalli di battaglia di Matteo Salvini, azzoppati da dati, cifre e statistiche. Bocciate le politiche di respingimento e deterrenza che hanno mandato in soffitta il sistema basato sull’accoglienza.

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