I test sierologici a pagamento in Lombardia e per i turisti in Sardegna

La Sardegna, come del resto anche la Grecia, ha intenzione di sottoporre al test i turisti che arriveranno da fuori regione. L’idea è stata comunicata al governo che per il momento aspetta di vedere se dalle parole si passerà ai fatti

Il Corriere della Sera parla oggi del caos attorno ai test sierologici, all’inizio raccontati – falsamente – come patenti di immunità ma sui quali le Regioni, che si sono buttate insensatamente in acquisti su acquisti, ora sembrano frenare. A partire dalla Lombardia:



In Lombardia sarà approvata oggi, salvo sorprese, l’attesa delibera che disciplina l’esecuzione dei test sierologici al di fuori dei programmi di screening pubblico (prevalentemente concentrati sugli operatori sanitari, i contatti dei casi sintomatici al termine della quarantena, ossia dopo 14 giorni, e chi ha avuto sintomatologia da Covid-19 a domicilio senza mai essere stato tamponato). «Il principio è che gli esami per individuare gli anticorpi IgM (infezione recente) e IgG (infezione passata) saranno liberalizzati per i datori di lavoro, le diverse categorie professionali, oppure all’interno di altri progetti comunitari, ma con paletti molto rigidi a tutela dell’attività del pubblico — spiega l’assessore alla Sanità Giulio Gallera —. Chi li vorrà eseguire potrà fare riferimento ai laboratori privati accreditati che però, contemporaneamente, dovranno impegnarsi a garantire anche l’esecuzione del tampone in caso di risultato positivo».

Laquestione è sempre la stessa: chiunque risulta positivo al test sierologico deve sottoporsi anche al tampone. E di tamponi al momento non ce n’è per tutti vista la carenza di reagenti. Così se i laboratori privati vogliono buttarsi sui sierologici, lo facciano pure — è il ragionamento—a patto, però, di provvedere anche al successivo tampone. Regione Lombardia chiederà ai laboratori di continuare a garantire il numero attuale di analisi e, in caso di crescita dell’attività, di riservare al sistema sanitario tra l’80 e il 90% dei tamponi. Per il resto, liberi tutti. Non sono previste, in ogni caso, regole specifiche per i singoli cittadini. Regione Lombardia resta convinta che, al di fuori di progetti a scopo epidemiologico, il test sierologico non serva a nulla. Dopodiché chi lo vorrà fare a sue spese, potrà farlo, ma in caso di positività, per il tampone dovrà mettersi in coda.



Coronavirus: per quanti giorni si è infetti (Corriere della Sera, 12 maggio 2020)

La Sardegna, come del resto anche la Grecia, ha intenzione di sottoporre al test i turisti che arriveranno da fuori regione. L’idea è stata comunicata al governo che per il momento aspetta di vedere se dalle parole si passerà ai fatti, visto che i fronti di scontro con le Regioni sono già più che sufficienti. Prima dei voli di linea e dei traghetti, dovrebbero tornare alla normalità i jet privati. Per i vip a bordo, almeno al momento, di test non se ne parla proprio.

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