Gli insulti ai terremotati che votano «sbagliato» alle elezioni amministrative

Categorie: Fact checking, Politica

Il sempre equilibrato e onesto Popolo della Rete ha scoperto che all'Aquila al ballottaggio andranno PD e Centrodestra. E parte feroce la voglia di boicottaggio contro quegli ingrati di terremotati che si ostinano a votare PD. È questo il senso per la democrazia di certi elettori

Gli italiani continuano a deludere gli italiani. Dopo lo psicodramma penstellato sulla sconfitta del M5S alle amministrative di domenica va in scena quello di chi commenta i risultati elettorali nelle aree terremotate. A quanto pare il fatto che a L’Aquila si vada ad un ballottaggio tra PD e Centrodestra (con il PD al momento in netto vantaggio). Come è possibile si chiedono alcuni elettori del 5 Stelle (ma anche del centrodestra) che i terremotati continuino a votare per il Partito Democratico?



Laggente alla scoperta dei misteri della democrazia

Se alcuni attivisti ed elettori pentastellati augurano ai tarantini di morire “di veleni” per non aver votato M5S le cose nelle zone terremotate non vanno meglio. Ai fini analisti politici dell’Internet non è infatti sfuggita un’evidente contraddizione. Quella dei terremotati che votano per far vincere i vecchi partiti, quelli che ci hanno mangiato sulla ricostruzione.

Il pessimo risultato del M5S a L’Aquila fa intuire da che parte provengano gli insulti nei confronti degli abitanti della città colpita dal sisma del 2006.

Come è possibile che in una città dove ancora ci sono i segni del terremoto e la ricostruzione non è ancora stata ultimata il PD continui a vincere?

Non sarà colpa di quel dentista che “ha avanzato soldi con la ricostruzione” (dei ponti dentali) o di tutti gli altri collusi? La delusione è palese: quel misero 5% del candidato pentastellato è davvero troppo poco.

Evidentemente all’Aquila come a Palermo hanno votato mafiosi e corrotti. È incredibile come la cautela professata dal MoVimento quanto si tratta di commentare i risultati di elezioni all’estero (un classico il mantra “rispettiamo la volontà popolare”) non valga in Italia. Eppure che differenza c’è tra commentare il voto USA dall’Italia e quello delle comunali dell’Aquila da un’altra città? Non si dovrebbe rispettare il voto?

Brogli e voti truccati

Ovviamente l’ipotesi che i voti siano stati modificati o truccati per non far vincere il MoVimento non viene scartata.

Più di qualcuno sente “puzza d’imbroglio” e teme che i voti siano stati pilotati.

Ma è solo un pensiero fugace: la realtà è che gli italiani sono una massa di pecoroni e i terremotati sono degli stronzi. Se le meritano le macerie.

Vergogna aquilani, avete fatto piangere Beppe!



La delusione degli elettori del MoVimento

Il tribunale elettorale dell’Internet ha completato lo spoglio e l’analisi dei voti. Per gli elettori dell’Aquila e di tutte le zone terremotate che oseranno eleggere un sindaco non honesto il giudizio sarà sempre quello: delusione, sconforto, rabbia.

I terremotati da oggi in poi non hanno più diritto di lamentarsi. Così come i cittadini di Taranto non potranno più protestare per l’ILVA.

È facile immaginare che, se persone come queste avessero il potere assoluto che il M5S insegue da anni, probabilmente costringerebbero gli abitanti di Taranto a fare i suffumigi direttamente dentro lo stabilimento dell’Ilva e magari chiuderebbero gli ospedali che curano i malati di cancro.

C’è chi si incarta con le percentuali e racconta che “l’80% ha votato PD” quando in realtà il candidato del centrosinistra andrà al ballottaggio con qualcosa di molto vicino al 47%.

Da oggi solo carbonara con la panna e niente guanciale per l’Amatriciana

I campioni della solidarietà e del levarsi gli stipendi per aiutare gli italiani ci spiegano bene l’obiettivo di certe trovate. Come già dopo le elezioni a Mirandola i 5 Stelle sono sorpresi dal fatto che una volta ricevute le donazioni i cittadini delle zone terremotate votino come preferiscono senza essere riconoscenti al M5S.

Facendo una notevole confusione tra Amatrice (che non era al voto) e L’Aquila qualche buon samaritano fa sapere che ora non farà più l’amatriciana con i guanciali di loro produzione e nemmeno con le lenticchie (di Castelluccio si immagina). Da ora in poi non riceveranno nemmeno un centesimo!

Non si meritano nulla, insiste il nostro attivista generoso: né soldi, né cibo, né vestiti. E stasera tutti a letto senza cena!

Anzi, se fosse possibile chiedere indietro anche i soldi che ha donato è meglio. E qualcuno, sapendo bene come vanno le cose, scrive che non ha dato soldi, ma solo abiti usati (e con le tarme e i piocchi!!1).

Quegli “stronzi appecorati e pecoroni” meritano di stare in mezzo alle macerie e guai a loro se si lamentano.

Saranno mica gli effetti del terremoto sulla memoria delle persone? Chi lo sa, nel dubbio non si meritano nulla!