La tassa su Gratta e Vinci, slot e Superenalotto

Categorie: Economia, FAQ

La manovra per il 2020 stabilisce un’imposta dell’1,8% sulle vincite inferiori a 500 euro sul Superenalotto, Superstar, sui biglietti del Gratta e vinci e le giocate alle slot machine

Nella legge di bilancio 2020 ci sarà una tassa sulle minivincite ai giochi, finora escluse dal prelievo fiscale. La manovra per il 2020 stabilisce infatti un’imposta dell’1,8% sulle vincite inferiori a 500 euro sul Superenalotto, Superstar, sui biglietti del Gratta e vinci e le giocate alle slot machine. La tassa, che frutterebbe 60 centesimi allo Stato su ogni 50 euro vinti, dovrebbe scendere all’1,3% nel 2021. La manovra già inaspriva le tasse sulla fortuna esistenti. Il prelievo fiscale sulle vincite oltre i 500 euro, a partire da maggio del prossimo anno, è destinato a salire dal 12 al 15% del premio incassato. Secondo quanto spiega l’agenzia specializzata Agipronews, dal primo maggio 2020 le vincite fino a 500 euro saranno tassate dell’1,8%, per scendere poi all’1,3% dal primo gennaio 2021. A partire dal primo maggio 2020, stabilisce la norma allo studio del Governo, le vincite oltre i 500 euro alle Videolotterie saranno tassate al 15%. Confermato inoltre l’aumento della tassa sulla fortuna al 15% per le vincite a SuperEnalotto, Winforlife e Gratta e vinci, ma la data di decorrenza viene anticipata al primo marzo 2020.



Arrivano risorse per potenziare la ricerca di universita’, enti e istituti di ricerca pubblici e privati. 5 milioni di euro per il 2020, 100 milioni per il 2021 e 200 milioni a decorrere dall’anno 2022, da iscrivere su apposito fondo dello stato di previsione del ministero dell’Istruzione. Per monitorare e coordinare le attivita’ nasce l’Agenzia Nazionale per la Ricerca. E’ quanto emerge dall’ultima bozza della legge di bilancio. Arrivano poi 30 milioni in piu’, a decorrere dal 2020, da destinare al fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici. Le risorse sono legate alla costituzione di nuove posizioni organizzative del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche ed educative statali. Per il potenziamento della qualificazione dei docenti, in materia d’inclusione scolastica, ci sono 11 milioni per ciascun anno a decorrere dal 2020 mentre per sostenere le scuole che “operano in contesti socio-economici svantaggiati” c’e’ un incremento di 15 milioni nel 2020 e di 20 milioni per ciascun anno a decorrere dal 2021. Infine, per favorire l’innovazione digitale nella didattica, e’ autorizzata una spesa ulteriore di 2 milioni per ciascun anno dal 2020. Ci sono poi 16 milioni per ciascun anno a decorrere dal 2020 per promuovere il diritto allo studio universitario.



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