La truffa dei controlli a casa e del tampone per il Coronavirus

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In queste ore ci sono una serie di segnalazioni da tutta Italia che riguardano presunte telefonate di dipendenti della protezione civile in cui si chiede se ci sono casi in famiglia di tosse, febbre e raffreddore e si annuncia che nei prossimi giorni gli addetti passeranno presso le abitazioni per effettuare i tamponi.



I racconti online parlano di telefonate da parte di donne oppure di messaggi audio o via Whatsapp in cui si parla di controlli a tappeto ed esami per COVID-19.



Ma alcuni sindaci segnalano che c’è anche chi sta suonando alle porte delle case per chiedere di entrare e dicono che il tampone va fatto a tutti.



Si tratta di una bufala, come precisa la Regione Lazio in una nota in cui cita un messaggio audio:

È una truffa. Invitiamo i cittadini a non far circolare questa bufala, ma soprattutto a non aprire la porta di casa ad operatori senza tesserino senza che vi sia stato un contatto telefonico precedente.
Vi ricordiamo che tutte le info ufficiali sono sul sito regione.lazio.it/coronavirus

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