Stefano Cucchi? Un albanese senza fissa dimora

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Giovanni Bianconi firma oggi sul Corriere della Sera un lungo articolo in cui racconta tutti gli errori e gli orrori del caso Cucchi. E riporta un particolare interessante riguardo l’accaduto. Racconta infatti che Cucchi viene registrato come nato in Albania e senza fissa dimora nel verbale d’arresto dei carabinieri. Un errore, probabilmente dovuto al copia-e-incolla della sua scheda sopra quella di un altro, ma che potrebbe aver avuto un ruolo importante nella fine della storia:



Nel verbale d’arresto i militari dell’Arma scrissero che Cucchi era «nato in Albania il 24.10.1975, in Italia senza fissa dimora»; peccato che fosse nato a Roma in tutt’altra data, e che l’abitazione in cui risultava ufficialmente residente fosse appena stata perquisita, senza esito, alla presenza sua e dei genitori. Evidentemente il verbalizzante aveva utilizzato, sul computer, il modello riempito in precedenza con i dati di un albanese, senza preoccuparsi di modificarli: una sciatteria che ebbe conseguenze fin dalla mattina successiva, visto che il giudice che convalidò l’arresto negò i domiciliari per la «mancanza di una fissa dimora risultante con certezza dagli atti». Fosse tornato a casa, sia pure da detenuto, probabilmente Stefano sarebbe ancora vivo.

Un piccolo particolare in una storia che evidentemente di orrori nascosti ne ha ancora tanti.

La prima pagina del Manifesto del 1 novembre 2014



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