Aboubakar Soumahoro vuole querelare Matteo Salvini per l’aggiunta dei bonghi nel video del suo discorso

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Su Twitter annuncia che porterà il Capitano in tribunale per l'aggiunta dei bonghi al video del suo discorso agli Stati Popolari

“Piantala con ‘sti bonghi, non siamo mica in Africa” cantavano Elio e Le Storie Tese in Parco Sempione. Più modestamente, la pagina facebook di Matteo Salvini utilizza invece il suono dei bonghi per accompagnare le parole di Aboubakar Sohumahoro allo scopo di deriderlo. E lui su Twitter annuncia che porterà il Capitano in tribunale: “#Salvini, è sconcertante che un Senatore silenzi, con dei bonghi, il grido di dolore di invisibili: Whirlpool, ILVA, Alitalia, musica, spettacolo, scuola, riders, braccianti, senza casa, disabili. La manipolazione inganna e rende invisibili gli invisibili. CI VEDREMO IN TRIBUNALE”.



La pietra dello scandalo è l’intervento di Soumahoro nel corso degli Stati Popolari, una manifestazione per gli “invisibili” che si è tenuta in Piazza San Giovanni a Roma lo scorso 5 luglio. GIusto ieri la stessa pagina ha pubblicato una foto-bufala su un pakistano che molesta una donna a Gallipoli. Non risulta che Facebook sia intervenuto rimuovendo l’aggregazione e sanzionando gli admin, come fa invece spesso quando a commettere questo tipo di infrazioni sono altri. Strano? No, non tanto.