Il sondaggio IPSOS illustrato oggi sul Corriere della Sera da Nando Pagnoncelli dice che la Lega, pur mantenendosi al primo posto con il 23,1%, subisce una flessione (-0,9%) ed è seguita dal Pd, anch’esso in calo (-0,8%), che con il 19,6% si riporta ai valori di fine febbraio. Al terzo posto si colloca il MoVimento 5 Stelle con il 18,9% (+0,9%), quindi FdI che fa segnare una crescita di 1,7% attestandosi al 18% (il miglior risultato di sempre nei sondaggi), e Forza Italia con il 6,9% (-0,3%). Alle loro spalle si collocano quattro forze politiche con valori compresi tra 2,5% e 2,9%: si
tratta di Sinistra Italiana-Articolo uno con il 2,9% (+0,6%) alla pari con Europa Verde (+1%), Azione (-0,3%) e Italia Viva (-0,4%) entrambe con il 2,5%.
L’indice di gradimento dell’esecutivo fa segnare un aumento di 4 punti, passando da 57 a 61, il livello più elevato del Conte 2. Anche il gradimento del premier fa segnare un aumento passando da 63 a 65, avvicinandosi al picco di 66 raggiunto in aprile, nel pieno dell’emergenza sanitaria. Stessa tendenza peri leader e i capidelegazione della maggioranza, mentre quelli dell’opposizione fanno segnare una sostanziale stabilità rispetto al mese di giugno.
Insomma, sembrano profilarsi due campionati, il primo tra i quattro partiti principali distanziati da poco più di 5 punti, il secondo tra le forze minori, tutte nelle condizioni di superare l’ipotetica sogliadi sbarramento del 3%. In mezzo Forza Italia che potrebbe avere il ruolo di arbitro della partita. Quanto al governo e al premier, hanno incassato un aumento di consenso dall’accordo di Bruxelles, ma i progetti che verranno messi in cantiere saranno decisivi per mantenerlo.