“Sei uno zingaro”: il coro razzista dei tifosi dell’Atalanta contro Vlahovic (quasi in lacrime) | VIDEO

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L'episodio risale a quasi un mese fa, ma il filmato è tornato in auge dopo gli insulti razzisti rivolti da alcuni tifosi della Fiorentina a Koulibaly

Non un singolo, ma un’intera gradinata (dal filmato non si capisce se sia tutto lo stadio o solamente la curva) che intona un coro razzista nei confronti dell’attaccante serbo della Fiorentina Dusan Vlahovic. Le immagini non sono recentissime, ma fanno riferimento al match tra l’Atalanta e la “Viola” che si è disputato lo scorso 11 settembre allo Stadio Atleti Azzurri di Bergamo. Al termine della partita, durante le interviste a caldo, molti tifosi della Dea hanno cantato un coro di stampo razzista e xenofobo nei confronti dell’avversario.





Vlahovic, gli insulti razzisti dei tifosi dell’Atalanta all’attaccante viola

Le immagini sono trapelate solamente nel corso degli ultimi giorni, dopo che i tifosi viola (non tutti, ma una parte) si sono resi protagonista di ululati, buuu razzisti e insulti di stampo xenofobo nei confronti dei giocatori del Napoli Koulibaly, Anguissa e Osimhen. Perché, purtroppo, il razzismo a bordo campo e sugli spalti è diffuso a tutte le latitudini. E ora, a un mese di distanza, anche le immagini di quel che è piovuto addosso a Dusan Vlahovic riapre, per l’ennesima volta, una ferita non suturata nel mondo di quel pallone che continua a sbandare in curva.

“Zingaro, sei uno zingaro”: questo il pensiero “cantato” dai tifosi (sono molti, come si può udire guardando il video) dell’Atalanta nei confronti del forte e giovane attaccante della Fiorentina. Un centravanti che in occasione di quella partita timbrò per due volte il tabellino dei marcatori, regalando alla viola il successo finale per 1-2. Ma quel che è accaduto sugli spalti non ha nulla a che vedere con il calcio. L’attaccante della Fiorentina lo sa e quasi non se ne capacita. Prova a farsi forza sorridendo davanti alla telecamera e facendo spallucce. Poi si volta desolata per vedere cosa sta accadendo dietro di lui. Poi, quasi in lacrime, prova a parlare della partita. Di quella partita persa due volte dall’Atalanta: in campo e fuori.