Come Salvini fa cantare al suo popolo “Maledetta primavera” creando assembramenti senza mascherina

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In questo video registrato ieri a Salerno possiamo ammirare il segretario della Lega Matteo Salvini che fa cantare al popolo un classico della canzone campana - "Maledetta Primavera" di Loretta Goggi - mostrando una perfetta intonazione vocale e un clamoroso rispetto delle cautele per fermare l'epidemia di Coronavirus

In questo video registrato ieri a Salerno possiamo ammirare il segretario della Lega Matteo Salvini che fa cantare al popolo un classico della canzone campana – “Maledetta Primavera” di Loretta Goggi – mostrando una perfetta intonazione vocale e un clamoroso rispetto delle cautele per fermare l’epidemia di Coronavirus.



Il 10 marzo scorso, come ha raccontato il Corriere della Sera, a Mount Vernon, nello stato di Washington, un gruppo di cantanti si è incontrato per esercitarsi nel coro della chiesa, come facevano tutti i martedì sera. Il coro era composto da 122 persone, ma quella sera se ne presentarono la metà, compreso un corista che da giorni non si sentiva bene, aveva brividi e sintomi simil influenzali. Quella persona è poi risultata positiva al coronavirus e due giorni dopo quell’incontro altri sei membri del coro erano a letto con la febbre. Alla fine su 61 persone presenti ben 53 si sono ammalate di Covid-19. L’età media dei coristi era 69 anni.



La storia di questo coro è stata raccontata per la prima volta dal Los Angeles Times per dimostrare quanto fosse contagioso e pericoloso Sars-CoV 2 soprattutto tra gli anziani. Ora uno studio dei Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) riportato dal New York Times ha anche dimostrato come un’azione rapida dei protagonisti, compreso l’isolamento volontario insieme al tracciamento dei contatti da parte del dipartimento sanitario della contea di Skagit hanno contribuito a contenere la diffusione e a prevenire quello che avrebbe potuto diventare un focolaio molto più grande in quell’area che si trova ad appena un’ora d’auto da Seattle. Infatti sebbene il virus abbia praticamente contagiato quasi tutto il coro con 32 casi confermati e 20 sospetti (a cui si aggiunge il caso 0) l’epidemia non si è diffusa nel resto della comunità. «Se non avessimo avviato il loro isolamento subito, ognuna di quelle persone ne avrebbe contagiate altre tre e avremmo visto un gigantesco cambiamento della nostra curva virale» ha dichiarato al New York Times il dottor Howard Leibrand, agente sanitario della contea di Skagit. Questo episodio è un avvertimento su quel che può succedere quando molte persone si riuniscono al chiuso durante una pandemia.

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