In un video pubblicato ieri sera sulla sua pagina facebook dopo la conferenza stampa di Conte, Matteo Salvini incita alla rivolta contro il governo per la quarantena e annuncia una manifestazione in strada per il primo a maggio, mentre sono ancora in vigore tutte le regole dell’emergenza Coronavirus. “Abbiamo accettato tutte le chiusure e i limiti ma la libertà non ha prezzo. Non vorrei che qualcuno nel nome del virus stesse abusando della pazienza degli italiani e preparando i saldi delle nostre aziende in Germania o in Cina”, sostiene Salvini. Che poi passa alle minacce: “Molti di voi mi dicono ‘organizzaci, Matteo’: raccogliamo le idee in questi giorni e il primo maggio lanciamo un piano per la ricostruzione nazionale e se sarà necessario perché non vi ascoltano ci faremo vedere e sentire compostamente e dignitosamente, distanti con guanti e mascherine, fuori dagli schermi e dai social. E’ un mese e mezzo che ci tengono a discutere su un telefonino, torniamo nelle nostre strade e nelle nostre piazze. C’è di mezzo il futuro dei nostri figli. La libertà non ha prezzo, non la puoi tener chiusa mentre mezza Europa sta riaprendo”.
E ancora: “Siamo stati zitti per queste settimane perché c’erano morti e feriti però gli italiani meritano di tornare a vivere. Se non ce lo permetteremo, lo chiederemo e lo otterremo. E non permetteremo a nessuno di vendere o svendere i nostri alberghi, i nostri ristoranti, i nostri bar”. Con una tecnica di sciacallaggio politico di grande raffinatezza, Salvini quindi inventa che ci siano poteri forti e mani straniere che vogliano mettere le mani sui “nostri” bar (pura fantasia) per sfruttare il prevedibile riflusso di consenso nei confronti del governo Conte dopo gli annunci di ieri sul 4 maggio, che rappresentano un evidente passo indietro rispetto alle premesse di questi giorni. Riuscirà a risollevare le sorti della Lega data in crollo nel consenso dall’ultimo sondaggio del Corriere della Sera?