La Russia inizia a sospendere le forniture di gas (per ora a Polonia e Bulgaria)

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Da oggi Polonia e Bulgaria non riceveranno più gas dalla Russia: Mosca ha sanzionato i due Paesi per essersi rifiutati di pagare in rubli

Polonia e Bulgaria sono i primi Paesi europei a subire il ricatto russo del blocco del gas come conseguenza del rifiuto di pagarlo in rubli: Mosca a partire dalle 8 di questa mattina (ora locale) taglierà il flusso del gasdotto Yamal, la principale arteria energetica che collega la Russia a Varsavia. La maggiore azienda polacca di energia, Pgning, ha già anticipato che chiederà i danni per il mancato rispetto degli accordi, mentre il governo di Mateusz Morawiecki ha immediatamente riunito una unità di crisi per monitorare la situazione.



La Russia taglia le forniture di gas a Polonia e Bulgaria

Da anni la Polonia aveva iniziato a diversificare gli approvvigionamenti in modo da scongiurare una crisi nazionale in casi simili. La ministra dell’ambiente Anna Moskwa ha dichiarato: “Le nostre scorte sono piene all’86%, le strategie di diversificazione delle fonti avviate nei mesi scorsi ci consentono di sentirci al sicuro”. Dai circa 800 milioni di metri cubi a settimana degli ultimi mesi del 2021, Varsavia era passata ad acquistare circa 200 metri cubi di gas russo nel primo trimestre di quest’anno. Lo stesso non si può dire della Bulgaria, altro Paese destinatario del provvedimento, le cui forniture dipendono al 77% da Mosca. Sofia afferma di avere adempiuto ai propri obblighi di pagamento del gas e dopo un’analisi della società statale Bulgargaz e della Bulgarian Energy Holding, è emerso che la nuova procedura di pagamento in due fasi proposta dalla parte russa, che prevede una conversione della valuta straniera in rubli da parte dell’istituto di credito Gazprombank, non è conforme al contratto “e comporta rischi significativi per la parte bulgara, incluso effettuare pagamenti senza ricevere gas dalla parte russa”.

La reazione del governo bulgaro e l’aumento del prezzo

Sprezzante delle sanzioni, una delegazione della coalizione al governo bulgaro andrà oggi in visita in Ucraina, secondo quanto riferisce la ministra bulgara degli Esteri, Teodora Gencovska, per consegnare caschi e giubbotti antiproiettile a Kyiv. La misura straordinaria ha avuto effetti immediati sul prezzo del gas: sulla piazza di Amsterdam (che fa da riferimento all’intera Europa) è tornato per la prima volta da diverse settimane oltre la soglia dei 100 euro per megawattora (si è spinto fino a 107) per poi ripiegare a fine giornata al +7% a 99,18 euro.