Matteo Renzi propone un patto con il M5S per un governo istituzionale

Renzi, proprio lei sta aprendo ai 5 Stelle? «No. Faccio un appello a tutti»

Proprio mentre si parla del suo partito in dirittura d’arrivo, Matteo Renzi rilascia un’intervista a Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera nella quale non parla soltanto delle notizie che riguardano la sua nuova creatura, ma in compenso propone un governo istituzionale che faccia la legge di bilancio per sterilizzare l’aumento dell’IVA e completi il taglio dei parlamentari del M5S. Se viene approvata quella legge, poi bisogna anche ridisegnare i collegi elettorali e le elezioni si allontanano. Senza contare il referendum.



«Considero la riduzione dei parlamentari una riforma incompleta e demagogica. La nostra riforma modificava il bicameralismo, garantiva efficienza, assicurava stabilità. Tuttavia i cittadini hanno deciso, noi abbiamo perso e io mi inchino davanti alla democrazia. Oggi la cosa è semplice: i 5 Stelle hanno scommesso molto su questa riforma. A me non piace. Ma devo ammettere che hanno ragione loro quando dicono che sarebbe un assurdo fermarsi adesso, a un passo dal traguardo. Si voti in Aula in quarta lettura e si vada al referendum: siano gli italiani a decidere».

Diranno che volete allungare il brodo per non mollare le poltrone.
«Votare a novembre con mille parlamentari è più comodo per salvare le poltrone che votare dopo la riduzione. Facciamo politica, non populismo. Qui non stiamo tutelando qualche poltrona, ma i risparmi e le regole».



Ma Salvini…
«Salvini ha accelerato per motivi che noi non sappiamo, ma lui sa benissimo, certo che li sa. Forse i 49 milioni di euro che la Lega ha sottratto agli italiani, forse i rubli chiesti dai leghisti alla Russia come tangente, forse ha finito i soldi per la sua macchina da propaganda sui social. Per questo va sfidato culturalmente, politicamente e elettoralmente. Ma le regole si decidono insieme: non può fare il giocatore, l’arbitro e l’ultrà. Anche perché gli riesce fare solo l’ultrà».



Renzi,proprio lei sta aprendo ai 5 Stelle.
«No. Faccio un appello a tutti. Dalla Lega ai 5 Stelle, da Forza Italia alla sinistra radicale, dalle Autonomie ai sovranisti fino ai gruppi parlamentari del Pd,della cui tenuta non dubito. A tutti. Ci vuole un governo istituzionale che permetta agli italiani di votare il referendum sulla riduzione dei parlamentari, che eviti l’aumento dell’Iva, che gestisca le elezioni senza strumentalizzazioni. Penso che quando Mattarella inizierà le consultazioni una partedei parlamentari dovrà aver già espresso la propria adesione a questo disegno. Così il presidente potrà valutare l’eventuale incarico a un premier autorevole. A lui toccheranno le scelte: noi dobbiamo consegnargli una ipotesi concreta».

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