Un emendamento al disegno di legge “spazzacorrotti” del Guardasigilli Alfonso Bonafede proposto dalla Lega modifica il reato di peculato, per il quale alcuni esponenti della Lega sono attualmente a processo. E lo modifica in un senso che potrebbe aiutare i tanti leghisti indagati o a processo per quel reato, se fosse retroattivo.
L’emendamento firmato da parlamentari della Lega (Turri, Potenti, Paolini, Boniardi, Bisa, Tateo, Marchetti, Cantalamessa, Di Muro) è questo: “all’articolo 314 del codice penale, dopo le parole “o comunque la”, e dopo le parole “se ne appropria” sono inserite le seguenti: “salvo che tale distrazione si verifichi nell’ambito di procedimento normato da legge o regolamento e appartenga alla sua competenza”. Con la modifica il nuovo articolo 314 suonerebbe così: “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità autonoma di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, salvo che tale distrazione si verifichi nell’ambito di procedimento normato da legge o regolamento e appartenga alla sua competenza, è punito con la reclusione da 4 anni a 10 anni e 6 mesi”.
La differenza è tutta nella questione della competenza: con la modifica il reato di peculato resta solo se riguarda il denaro di cui l’accusato dispone per ragioni proprie del suo ufficio, e il cui uso non sia disciplinato da un regolamento interno. E il pensiero non può non andare a processi come quello nei confronti di Roberto Cota, condannato in appello, o di Edoardo Rixi, attualmente viceministro dei trasporti (il processo è in corso) o per il capogruppo del Carroccio a Montecitorio Riccardo Molinari, condannato a Torino in appello a 11 mesi per l’uso dei fondi regionali. Alessia Morani del Partito Democratico è andata all’attacco: “Questo emendamento modifica la norma in modo che se i fondi in questione sono stati utilizzati sulla base di una legge o di un regolamento, magari di una regione, non c’è più reato. Quindi questa norma – se oggi quelli che urlano ‘onestà’ dopo che l’hanno accantonata e quindi presa in considerazione, la approvano – cancella il reato di peculato per qualcuno”. “Siamo oltre il condono fiscale, oltre il condono edilizio, oltre il condono per le banche: siamo alle leggi ad personam. Mi domando con quale coraggio il Movimento 5 Stelle pensa di approvarla: si fermino finché sono in tempo”, conclude.