Quarantena più breve per i vaccinati: cinque o tre giorni?

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Oggi il Consiglio dei Ministri discuterà se accorciare - e di quanto - la quarantena per i contatti stretti di positivi che siano vaccinati con tre dosi o abbiano ricevuto la seconda da meno di cinque mesi

Il picco dei contagi che viene superato giorno dopo giorno non scoraggia l’inclinazione del governo a modificare le regole per la quarantena di chi è entrato in contatto con persone positive. Oggi il Consiglio dei Ministri ne discuterà dopo una riunione con gli esperti del Comitato tecnico scientifico (Cts) e con i presidenti di Regione, e le ipotesi sul tavolo sono diverse. Mentre i governatori leghisti chiedono la totale abolizione dell’isolamento per chi è immunizzato, con il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che in un’intervista a Repubblica porta avanti questa tesi “visto che la variante Omicron abbassa nettamente il rischio di malattia grave per chi è immunizzato” e alla luce di quanto accade negli Stati Uniti, “dove questo termine, per chi ha fatto anche il booster, è stato anzi azzerato”, il Cts spinge per tagliare il numero di giorni senza abolirli del tutto. Secondo un retroscena sempre di Repubblica, sarebbe un modo per incentivare il booster e per affrontare il vertiginoso aumento dei casi, che sta facendo saltare tracciamento e tamponi. L’ipotesi lanciata pochi giorni fa dall’infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti in un’intervista al Corriere della Sera si è fatta via via più realistica fino a raggiungere i tavoli di Palazzo Chigi.



Quarantena più breve per i vaccinati: tre o cinque giorni? L’ipotesi

Le decisioni degli altri Paesi hanno influito sull’accelerata che la questione ha subìto nelle ultime ore. La proposta del Comitato tecnico scientifico sarà la riduzione da sette a cinque giorni per chi ha tre dosi o la seconda somministrata da non più di cinque mesi. Ma – secondo quanto riporta questa mattina La Stampa – Draghi si siederà in Consiglio dei ministri con un obiettivo più ambizioso: tre, forse quattro giorni. L’ultima parola sarà del ministro della Salute Roberto Speranza, visto che la modifica delle regole sulle quarantene non prevede un decreto ma può essere adottata con un suo atto. Dalle Regioni è arrivata anche un’altra proposta, ovvero “liberare” i positivi dopo dieci giorni di quarantena senza più l’obbligo di tampone negativo se gli ultimi tre giorni sono trascorsi senza sintomi. Una proposta sponsorizzata anche dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ma che lascia perplesso il Cts: “Lasciare che i positivi vaccinati girino indisturbati – è il parere di un membro del comitato – equivarrebbe a sciogliere le briglie al virus, che a quel punto potrebbe raggiungere i 200mila contagi al giorno. Con questi numeri i servizi essenziali non collasserebbero per via delle quarantene ma per i troppi malati”.